Il ministro Urso in un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ si sofferma sull’industria militare e lancia un chiaro messaggio anche in vista del futuro.
Il rischio terza guerra mondiale non è immediato, ma l’Europa non vuole farsi trovare impreparata. Da tempo si parla di una linea di difesa comune europea per consentire al Vecchio Continente di rispondere presente ad ogni rischio. Per farlo, però, c’è bisogno di una industria militare di livello e l’Italia su questo è al lavoro da tempo.
Intercettato dai microfoni del Quotidiano Nazionale, il ministro Urso sottolinea l’importanza di avere in questo momento una autonomia strategica per raggiungere gli obiettivi prefissati. “Il clima in Europa è cambiato – conferma l’esponente del governo – le guerre intorno a noi stanno portando ad una visione differente“. E per questo motivo non possiamo escludere una accelerazione improvvisa sul tema dell’industria militare.
L’Europa al lavoro per rafforzare l’industria militare
L’industria militare è uno degli obiettivi della prossima legislazione europea. Le guerre in Ucraina e in Israele e la minaccia terroristica costringono i Paesi europei ad alzare l’attenzione e cercare di essere pronti a rispondere a qualsiasi attacco. Per farlo, come detto in precedenza, c’è bisogno di una linea di difesa comune e per farlo non sono escluse dei vertici in futuro.
La strada è lunga, ma le idee sono molto chiare. Naturalmente non possiamo escludere che alla fine si decida di muoversi in autonomia come richiesto dal ministro Urso. Le prossime settimane in questo senso sono fondamentali e vedremo alla fine cosa succederà.
In Europa si alza l’attenzione contro il terrorismo
Le ultime vicende che stanno succedendo nel mondo hanno costretto l’intera Europa ad alzare l’attenzione sul terrorismo. Naturalmente il compito non è assolutamente semplice e per questo motivo si parla di una difesa comune. La strada per raggiungere questo obiettivo è molto lunga, ma il ministro Urso parla di un cambiamento in Europa e non ci resta che aspettare le prossime settimane per capire come si evolverà questo discorso.