Influenza aviaria, è allarme: “Peggio del Covid”

Influenza aviaria, è allarme: secondo quanto riportato dall’esperto pare che possa essere addirittura molto peggio del Covid 

Se non si tratta di un vero e proprio allarme allora poco ci manca. Fatto sta, però, che l’influenza aviaria inizia a fare davvero paura. Soprattutto dopo che negli Stati Uniti D’America, precisamente nel Texas, è stata effettuata la scoperta di un raro caso umano affetto da influenza aviaria. Una possibile pandemia del genere potrebbe risultare addirittura peggio del Covid: ben 100 volte superiore il virus che, purtroppo, abbiamo conosciuto agli inizi del 2020.

Si rischia pandemia peggiore del Covid
Influenza aviaria (Ansa Foto) Notizie.com

A riportare il tutto ci hanno pensato una serie di esperti americani che hanno voluto fare il punto della situazione. L’influenza aviaria H5N1 si è diffusa in maniera rapida e veloce quando è stato rinvenuto un nuovo ceppo quattro anni fa tanto da colpire gli uccelli selvatici in ogni stato. Proprio come il pollame commerciale e gli allevamenti da cortile. Adesso, però, questo sintomo è stato rinvenuto anche nei mammiferi con allevamenti di bovini in quattro Stati che sono stati colpiti.

USA, primo caso di influenza aviaria nell’uomo: è allarme

Non solo: nella giornata di lunedì 1 aprile è stato annunciato che un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas ha contratto il virus. Come annunciato dal dottor Suresh Kuchipudi, ricercatore sull’influenza aviaria di Pittsburgh, in una intervista al ‘Daily Mail‘, ha fatto sapere che adesso ci si sta avvicinando sempre di più a questo virus che potrebbe causare una pandemia. Lo stesso che può infettare mammiferi come l’uomo.

Si rischia pandemia peggiore del Covid
Influenza aviaria (Ansa Foto) Notizie.com

Lo stesso John Fulton, consulente dell’industria farmaceutica per i vaccini e fondatore della canadese BioNiagara, si è dichiarato molto preoccupato. Addirittura afferma che il virus può essere 100 volte peggiore del Covid: “Potrebbe esserlo se mutasse e mantenesse il suo alto tasso di mortalità. Una volta che sarà mutato per infettare gli esseri umani, possiamo solo sperare che il tasso di mortalità non sia alto“.

Gli ultimi dati dell’Oms parano chiaro: il 52% delle persone che hanno contratto l’H5N1 dal 2003 sono morte. Il Covid uccide meno dello 0,1% delle persone infettate, anche se all’inizio della pandemia il tasso di mortalità era quasi del 20%. Quali sono i sintomi dell’influenza aviaria? Tosse, dolori muscolari e febbre. Altri potrebbero sviluppare una polmonite grave.

Colui che è stato infettato nel Texas ha avuto, come unico sintomo, arrossamento degli occhi. In questo momento si trova in isolamento e si sta curando con un farmaco antivirale. Gli USA, intanto, sono preoccupati e cercano di mantenere la situazione sotto controllo, anche se non è affatto facile.

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