L’allarme antisemita spaventa Israele: le decisioni di Netanyahu riguardano anche Roma

La situazione in Israele sembra essere destinata a peggiorare tanto che Netanyahu ha preso decisioni molto importanti anche su Roma.

Il rischio di una guerra allargata sta aumentando. Gli ultimi raid che hanno coinvolto anche i funzionari iraniani hanno cambiato un po’ la situazione ed ora non possiamo escludere delle reazioni da parte di Teheran. Un quadro che spaventa il mondo e per questo motivo Israele ha deciso di chiudere alcuni sede diplomatiche presenti all’estero.

Decisioni Netanyahu guerra
Netanyahu blinda le strutture israeliane all’estero – Notizie.com – © Ansa

Come riportato da Il Tempo, tra queste c’è anche quella di Roma. Una messa in sicurezza necessaria dopo le ultime novità riguardanti il conflitto in Medio Oriente. Il rischio di attentati sta crescendo giorno dopo giorno e la chiusura di alcune sedi diplomatiche è sembrato un passo obbligato da parte di Tel Aviv per garantire la sicurezza ai propri cittadini.

A Roma si blinda il ghetto

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Controlli rafforzati al ghetto ebraico a Roma – Notizie.com – © Ansa

Netanyahu ha ordinato la chiusura delle sedi diplomatiche, ma a Roma si è pronti a blindare l’intero ghetto ebraico. Dal 7 ottobre l’intera zona è considerata rossa proprio per il rischio di attentati o di azioni contro i cittadini presenti. Ora l’attenzione è ancora più alta considerando anche quanto sta succedendo in Medio Oriente.

Una situazione che diventa più critica giorno dopo giorno e, al momento, non si può escludere un ulteriore peggioramento nelle prossime ore. L’attenzione, quindi, resterà molto alta in tutto il mondo per diverso tempo.

La pace in Medio Oriente si allontana

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La guerra in Israele sembra essere senza fine – Notizie.com – © Ansa

Una cosa è certa: la pace in Medio Oriente è sempre più lontana. La diplomazia da tempo è al lavoro per trovare una soluzione a questo conflitto, ma gli ultimi avvenimenti rendono la luce in fondo al tunnel molto distante. Ora il grande rischio è quello di un conflitto molto più allargato considerando anche il possibile coinvolgimento dell’Iran.

La speranza da parte di tutto il mondo è quella che tutto possa rientrare, ma non possiamo escludere che la situazione possa precipitare definitivamente in davvero poco tempo.

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