Un uomo viene arrestato dopo aver assassinato la moglie settantenne e tentato di dirottare le indagini della polizia
Le liti coniugali sono all’ordine del giorno. Passare una vita insieme presuppone punti di vista discordanti, errori non compresi dal partner, scelte non condivise. Queste non rappresentano un problema, anzi c’è chi dice che offrano quel brivido in più alla relazione, tenendola sempre viva ed emozionante. Un discorso che ha senso e che trova conferme nei fatti, almeno fino a quando queste incomprensioni non causano conseguenze gravi. Non tutte le coppie, infatti, sono in grado di convivere con i propri caratteri contrastanti. Alcune di queste, data l’incompatibilità, decidono di separarsi, altre tentano una convivenza forzata che delle volte non ha esiti positivi.
Sono questi i casi in cui, se la situazione si dovesse fare estrema, si arriva a episodi di violenza, in alcune occasioni drammatici. La razionalità dell’uomo, anche del più esperto, può svanire nel corso di un litigio se dall’altra parte non c’è una persona con cui il rapporto è così limpido. Ed è proprio quando uno dei due perde il controllo che le azioni che susseguono hanno risultati drastici. Quel che è successo di recente in Giappone può perfettamente fungere da esempio. Vuoi per il triste fatto, vuoi per l’età dei due protagonisti e per le motivazioni che vi sono nascoste dietro.
L’assassinio e lo stratagemma
Ci troviamo nella famosa città di Kyoto, nota per il protocollo ambientale e non solo. Qui la polizia si è trovata costretta a intervenire in uno scenario da vero film horror. Tutto è nato da una chiamata arrivata alla centrale intorno al 4.35 del mattino. Un uomo – di 80 anni – piangeva disperato, mentre raccontava dell’aggressione subita da lui e la moglie nella propria abitazione. Descrivendo la scena, parlava di un coltello nel ventre, del sangue e di omicidio. Come riporta il media locale Kyodo News, le forze dell’ordine non hanno esitato a fiondarsi sul posto.
Entrati nell’appartamento hanno subito visto il corpo con la schiena a terra, una ferita sulla pancia e al fianco una lama ancora sporca di sangue. Inutile è stato l’intervento dell’ambulanza, se non a confermarne la sua morte. Da quel momento sono partite le indagini che, nel giro di poco tempo, hanno permesso la ricostruzione esatta di quanto accaduto. La polizia, infatti, ha arrestato il marito accusandolo di averla assassinata. Ad averlo incastrato è stata una vistosa ferita che anche lui riportava all’altezza dell’addome. Le autorità hanno spiegato che, nel corso dell’interrogatorio, l’uomo ha confessato il suo crimine rivelando di aver prima ucciso la compagna e poi di essersi tagliato da solo per trarre in inganno.