Pensare che i rapporti tra i due paesi non sono sempre stati di rivalità e tensione così accesa, ma dopo la rivoluzione iraniana tutto è cambiato
L’Iran che attacca Israele. E che, vedendo i report degli ultimi mesi e anni, sembrava proprio non veder l’ora di attaccare e creare il disastro, al di là dell’attacco al consolato iraniano a Damasco dove hanno perso la vita due generali. Questo fatto ha contribuito alla preparazione dell’attacco e della risposta iraniana, ma c’è di più. Molto di più. Un odio vecchio, ma non è stato sempre così anzi, prima era completamente diverso. Già perché i rapporti tra Israele e Iran non sono sempre stati così tesi e accesi da rivalità e tensione. Fin dalla nascita dello stato ebraico a oggi, le relazioni tra i due paesi sono state diverse, un po’ altalenanti, ma non con questo odio. All’inizio c’era stato un periodo di freddezza, con la fase non riconoscimento da parte dello Stato d’Israele, poi c’è stato un momento di grande amicizia, poi di nuovo “pace fredda” fino ad arrivare ad un odio senza precedenti, come quello attuale.
All’inizio, ovvero dalla nascita dello Stato d’Israele, in Iran c’era la monarchia e questo riconoscimento non era ben visto dal Re della dinastia Pahlavi, tanto che l’Iran nel ’47 si oppose al Piano di partizione della Palestina delle Nazioni Unite, ma si andò avanti fino a quando nel 1953 i due paesi Israele e Iran cominciarono a dialogare, fino a diventare grandissimi amici sul commercio e su tanto altro. Un rapporto che durò fino al 1979, quando ci fu la rivoluzione iraniana che fece nascere la Repubblica islamica dell’Iran. Ma in quei 26 anni tra Iran e Israele ci fu davvero un momento di grandissima collaborazione, in qualche caso anche complicità a livello internazionale. Ma nel 1979, le milizie radicali dell’ayatollah Khomeini cacciarono la monarchia dei Pahlavi, istituendo un regime autoritario basato sulla supremazia religiosa sciita. E da qui cominciò qualcosa che poi si generò più avanti in odio, ma anche con i religiosi c’era quella che fu definita “pace fredda”, con la recessione di rapporti diplomatici tra i paesi e il rifiuto di riconoscere Israele come Stato. Ma questo non impedì una collaborazione tra i due paesi, tanto che Israele fornì aiuti militari e armi all’Iran durante la guerra con l’Iraq per sconfiggere l’ascesa di un giovanissimo Saddam Hussein.
Dall’amicizia all’odio in pochi istanti
E in questo frangente tutto cominciò a peggiorare all’inizio degli anni Novanta, proprio con la coincidenza della caduta del muro e dell’Unione Sovietica. E prendendo coraggio, il nuovo leader israeliano Yitzhak Rabin cominciò ad avere un atteggiamento sempre più aggressivo nei confronti dell’Iran, primo perché voleva far diventare Israele paese leader e dominante del Medio Oriente, secondo per le posizioni religiose e di governo nei confronti di chi attaccava Israele.
Nel tempo, poi, l’Iran e Israele sono stati coinvolti in diversi conflitti indiretti in tutto il Medio Oriente, anche perché l’Iran non faceva che sostenere gruppi e governi ostili a Israele che volevano l’annientamento dello Stato d’Israele. Tanti i conflitti, soprattutto nel tempo recente quello in Siria, che hanno contribuito ad aumentare le tensioni tra i due stati. E nei tempi moderni divergenze religiose, ideologiche e geopolitiche ma in qualche modo anche di sicurezza hanno fatto sì che i due paesi si odiassero sempre di più, fino all’attacco diretto della notte tra il 13 e 14 aprile.