Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Dubbio” è intervenuto il generale, Roberto Vannacci
Mancano poco meno di due settimane per consegnare la lista in vista delle elezioni Europee che si terranno in questo giugno. La Lega di Matteo Salvini non ha assolutamente dubbi sul fatto che voglia candidare uno dei personaggi che, in meno di un anno, ha fatto parlare molto di sé per via del suo libro che ha scatenato non poche polemiche. Ovviamente ci stiamo riferendo al generale Roberto Vannacci che, a quanto pare, ancora deve sciogliere le riserve in merito ad una sua possibile candidatura.
Anche perché il vicepremier ha intenzione di metterlo come capolista in quasi tutti i collegi. Una scelta che, però, ha fatto storcere il naso a molti esponenti del “Carroccio”. Nel corso di una lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Dubbio” il generale ha voluto fare il punto della situazione. Come annunciato in precedenza sta ancora prendendo in considerazione l’idea di candidarsi per le imminenti elezioni. Sono molti i punti interrogativi che intende sciogliere.
In primis la figura professionale. Vorrebbe essere sicuro di avere i requisiti e le capacità per entrare a far parte della politica anche se è un mondo che conosce poco. Nel caso in cui ne entrasse a far parte di certo non vuole fare la figura della “comparsa”, ma di rimanere quanto più a lungo possibile. Senza dimenticare anche il fatto che, un suo ingresso in politica, stravolgerebbe non poco i suoi piani e quelli familiari. Insomma, ha fatto ben capire che ci sta ancora pensando e che di ufficiale non c’è nulla.
Vannacci: “Nel caso di candidatura ecco il mio manifesto”
in merito alle ultime polemiche su chi non gradirebbe affatto la sua presenza come capolista in tutti i collegi fa sapere che bisogna fare una netta differenza tra quelle che sono le polemiche reali e quelle percepite, segno del fatto che la realtà la conoscono solamente loro. Tra i temi affrontanti anche quello riguardante l’Autonomia differenziata, un argomento molto caro alla Lega. Su questo ha rivelato di aver espresso il proprio pensiero già nel suo primo libro (“Il mondo al contrario”).
A proposito di libro: ne sta per concludere un altro dal titolo “Il coraggio vince“. Il suo concetto di “Patria” coinvolge tutta la nazione e criticare l’Autonomia Differenziata non rientra nelle sue idee. Nel caso in cui dovesse candidarsi ha bene in mente quale potrà essere il suo “manifesto”.
Queste le sue parole a riguardo: “La politica europea è centrale. Prima se ne parla a Bruxelles e poi a livello nazionale. Dobbiamo essere rappresentati in maniera corretta noi italiani. Chi ha letto il mio libro sa bene che una delle battaglie principali è quella contro l’ambientalismo ideologico, su società multiculturali ed immigrazione ed anche sull’impianto valoriale dell’Europa. Se si rinuncia a tutto questo rinunciamo all’Europa stessa”.