Una bambina di soli undici anni, passeggiando con il padre, ha fatto una scoperta destinare a restare nella storia dell’archeologia
La curiosità innocente dei bambini è tra le cose più belle dell’infanzia. Quella voglia di porsi domande, di scoprire, di trovare sempre un ‘perché’ ai fatti e alle risposte. Una continua ricerca che talvolta trova soluzione in grandi e fantastiche invenzioni, ma che altre volte ci lascia stupiti. Una sete di conoscenza che con il tempo si perde, si scontra con il muro della razionalità. Non sempre un male, sia chiaro, ma un ostacolo che ogni tanto sarebbe bene superare, per uscire da quei grigi muri che fiancheggiamo tutti i giorni.
È con il pensiero libero che si esplorando meandri sconosciuti, che si va a caccia di una verità che non ci accontenta mai. Come quella di un bambino, o di una bambina, come quella di una giovane ragazza britannica che a soli 11 anni ha fatto una scoperta destinata a restare in tutti i libri – almeno – di archeologia. A dire il vero i fatti risalgono a quattro anni fa. Era il 2020 quando Ruby Reynolds camminava insieme a suo padre lungo la costa occidentale dell’Inghilterra. Una passeggiata delle più classiche fino a quando non ha scorto in lontananza una sagoma che ha attirato la sua attenzione.
La sensazionale scoperta
La piccola undicenne tira il papà per la manica e lo spinge ad andare a vedere. I due si avvicinano cautamente per poi rendersi conto di essersi imbattuti in qualcosa di anomalo. Grande e di colore bianco aveva tutte le sembianze di uno scheletro, ma le sue dimensioni colpirono entrambi. Arrivati sul luogo anche gli esperti, la rivelazione li sorprese in modo notevole. Mai avevano visto un reperto di quel tipo e nel corso di questi quattro anni lo hanno analizzato arrivando solo oggi a una conclusione. Pubblicata sulla rivista Plos One, quel fossile si è rivelato essere una mandibola di ittosauro. Un animale marino che visse negli oceani del mondo per circa 160 milioni di anni prima di estinguersi 90 milioni di anni fa.
Stando allo studio si doveva aggirare tra i 22 e i 26 metri, tra gli esseri più grandi mai vissuti nell’oceano. Il ricercatore paleontologico Dean Lomax, che ha collaborato sul fossile, ha spiegato: “È pazzesco pensare che ittiosauri giganteschi, grandi come balene blu, nuotassero nei mari nello stesso tempo in cui i dinosauri popolavano quella che oggi chiamiamo Gran Bretagna nel Triassico“. Oggi Ruby ha 15 anni e la sua storia è stata paragonata a quella di Mary Anning, una cacciatrice di fossili del XIX secolo che, all’età di 12 anni, contribuì a trovare alcuni dei primi fossili di ittiosauro. Un paragone apprezzato anche dalla ragazza che ha ammesso: “Penso che Mary Anning sia stata una paleontologa fantastica, ed è incredibile essere paragonata a lei“.