Un vicecapo dei pompieri, salito a bordo di un treno, ha traumatizzato due giovani mostrando loro le parti intime: un video l’ha incriminato
Un viaggio in treno molto più terrificante di quanto potevano immaginare. Le sfortunate sono due ragazze che, di ritorno a casa dopo aver passato insieme la giornata lo scorso venerdì sera, sono state vittime di una assurda molestia sessuale. Nulla di violento – il sospettato non le ha neanche sfiorate – ma non per questo lecito o giustificabile. Queste si trovavano serenamente sul loro sedile, quando sul vagone sale un uomo. La sua presenza è fin da subito sospetta perché le prende di mira con lo sguardo e pian piano vi si avvicina. Arrivato nei pressi dei loro sedili, si siede vicino e attende un po’ di tempo osservandole minacciosamente.
Solo dopo qualche chilometro fa l’inattesa e insulsa mossa. Si alza, si mette seduto di fianco alle ragazze e, calandosi i pantaloni, estrae dalle mutande il suo pene, mettendolo sotto ai loro occhi. Una vista oscena che prima le spaventa e poi, con grande freddezza, le spinge a registrare di nascosto quanto stava accadendo. Il disgustoso spettacolo dura per qualche minuto, fino a quando il treno non arriva alla stazione successiva, dove le due scendono per fuggire terrorizzate. Da lì raggiungono la prima centrale di polizia e denunciano quel che era successo pochi sitanti pima.
Incastrato dalle immagini
Le giovani sarebbero arrivate in questura correndo, stremate dopo un lungo scatto. Avrebbero chiesto immediatamente di denunciare un evento di cui erano state vittime, spiegando ai poliziotti di avere le prove a portata di mano. Estratto il cellulare dalla tasca, una delle adolescenti ha aperto la galleria e mostrato le immagini che aveva registrato sul treno. Le forze dell’ordine si sono messe subito all’opera, ricorrendo alle riprese delle telecamere di sicurezza della stazione. Dopo qualche giorno, la verità è saltata fuori. Il molestatore è stato individuato in Daiki Takahashi, trentunenne che nella città di Tokyo – dov’è avvenuto il fatto – ricopre un ruolo istituzionale molto importante.
Secondo quanto riporta la redazione locale di Sankei Shimbun, infatti, sarebbe niente meno che il vicecapo dei vigili del fuoco della filiale di Ushigome. Insomma, una posizione che dovrebbe incentivarlo a salvare le persone e non a traumatizzarle. Interrogato dopo il suo arresto, stando a quanto riferiscono le autorità, lui avrebbe comunque negato ogni accusa con le seguenti parole: “Le mie parti intime erano strette, quindi ho abbassato i pantaloni per allentare la biancheria intima ma non l’ho lasciate uscire di proposito“. Una versione che, però, è stata chiaramente smentita dalle immagini.