Santalucia avvisa il governo: “Indipendenza a rischio”

Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm, in un’intervista a ‘La Repubblica’ ritorna ad attaccare duramente il governo sul tema giustizia e conferma la possibilità di sciopero.

Sulla giustizia continua ad essere molto alta la tensione tra governo e magistrati. In un’intervista ai microfoni de La Repubblica Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm, non esclude la possibilità di uno sciopero. Ma questo potrebbe avvenire solamente dopo aver letto il testo.

Santalucia intervista La Repubblica
Santalucia attacca il governo sulla giustizia – Notizie.com – © Ansa

Il numero uno dei magistrati, inoltre, conferma di non avere avuto nessun contatto con il ministro Nordio: “Solo un preannuncio di chiamata. Noi vogliamo essere ascoltati per un confronto anche perché c’è in ballo una riforma costituzionale“.

Santalucia: “Ecco cosa rischiamo”

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Santalucia sui rischi della riforma – Notizie.com – © Ansa

Il tema giustizia nella maggioranza continua a far discutere, ma il governo non sembra essere intenzionato a fare un passo indietro sul provvedimento. Norme che, come detto in precedenza, non convincono i magistrati e il loro presidente Giuseppe Santalucia.

Il numero uno dell’Anm in un’intervista a La Repubblica ribadisce che con la separazione delle carriere si mette a serio rischio l’indipendenza della magistratura nel suo complesso. La speranza da parte di Santalucia è quella che si possa valutare la riforma con freddezza, serenità e razionalità che i magistrati e anche gli italiani meritano.

Leone boccia l’Alta corte

Santalucia intervista La Repubblica
Leone non convinto dall’Alta Corte – Notizie.com – © Ansa

Il governo pensa anche ad una Alta corte per giudicare i magistrati. Un organismo che non convince pienamente l’ex membro laico del Consiglio superiore della magistratura Antonio Leone. L’esperto in un’intervista a Il Giornale ribadisce che il tutto deve essere fatto bene e bisogna fare escludere gli stessi magistrati per non continuare a fare le cose in famiglia.

Insomma, c’è bisogno di un cambio di passo fondamentale per consentire al nostro sistema di giustizia di funzionare ancora meglio e guardare con fiducia al futuro.

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