Una adolescente, di soli quattordici anni, è stata violentata in un bosco da un gruppo di ragazzi, tra cui uno di appena 11 anni
Un fatto scandaloso e terribile quello accaduto durante il periodo pasquale nella cittadina belga di Courtrai. Qui una ragazza di 14 anni è stata adescata e portata dal suo fidanzato in un luogo appartato dove, insieme ad almeno altri dieci ragazzi, è stata violentata. Secondo quanto riportano i quotidiani belgi, il fatto sarebbe avvenuto nel piccolo boschetto di Kabouterbo, vicino alla Scheutistenlaan. La quattordicenne, fidandosi del suo compagno di soli due anni più grande, si è recata in questo posto dove ad attenderli c’erano dei suoi amici. Questi l’hanno bloccata e stuprata in gruppo.
Stando quanto riferiscono alcuni media locali, il tutto si sarebbe svolto nell’arco di tre giorni. Non sono chiare, però, le modalità. Alcuni pensano, infatti, che la vittima sia stata sequestrata e tenuta lì, subendo continui abusi nelle settantadue ore successive, ma serviranno ulteriori indagini in tal senso. Non si tratta della prima volta che in questa città, però, avvengono episodi di questo tipo. Anche lo scorso weekend, a subire una violenza simile, è stata una giovane diciassettenne finita tra le mani di altri giovani criminali. La polizia si è mossa con urgenza per individuare i colpevoli, ma qualcosa andrà fatto anche a livello istituzionale per evitare che possano ripetersi, soprattutto con questa frequenza.
L’intervento della polizia e l’età degli adolescenti
Per quanto riguarda lo stupro di Kabouterbo, la procura delle Fiandre occidentali sta lavorando al caso. Questi ai microfoni dei media hanno confermato i fatti, ma hanno evitato di esporsi troppo nei giudizi e nelle conclusioni: “Si tratta di un fascicolo particolarmente delicato che riguarda solo sospettati minorenni” – ha spiegato la portavoce Griet De Prest, che poi annuncia – “Sono stati tutti identificati, arrestati e ora sono sotto la supervisione del giudice del tribunale dei minorenni“. Molti degli indagati sono in questo momento rinchiusi in istituti comunitari.
Per quel che riguarda gli altri, invece, le forze dell’ordine hanno già preso alcuni provvedimenti. Quel che maggiormente sorprende, però, è l’età di questo gruppo. Nessuno ha raggiunto la maggiore età e, ad attirare più di tutto l’attenzione, è l’età del più giovane di questi: solo undici anni. Questo, da quanto emerge dalle prime ricostruzioni, non avrebbe però preso parte all’atto, ma aveva il compito di restare di vedetta. La zona, infatti, è spesso frequentata da ciclisti e amanti del trekking. Il suo dovere era di avvisare se stesse arrivando qualcuno e potrebbe anche non essere stato informato su quel che stava avvenendo ‘alle sue spalle’.