Sono quasi cinquanta gli incendi divampati che hanno costretto all’evacuazione una intera regione, l’allerta nelle città è massima
Il fuoco sta mandando il Canada nel caos. La scorsa settimana nei pressi della zona occidentale del Paese è scoppiato un drastico incendio. Tra venerdì e domenica questo si è allargato fino a raggiungere dimensioni enormi e a divamparne altri a catena. Fermarlo attualmente sembrerebbe essere impossibile e le città vicine sono tutte in stato di emergenza. Il sindaco di Fort Nelson – Rob Fraser – ha lanciato l’allarme: “I fuochi stanno bruciando intorno a noi“. Nel weekend si è quasi raddoppiato e ora coprirebbe un’area superiore ai 10.000 acri, l’equivalente di 4046 ettari circa.
I 100 residenti che sono ancora rimasti nella parte nordorientale del comune sono stati invitati a lasciare le proprie abitazioni. Cinque giorni fa circa 3.500 abitanti sono stati costretti a trasferirsi ben 400 chilometri più a sud. Nella vicina provincia di Alberta gli incendi sono addirittura 44, dispiegati per l’area circostante. Uno di questi si trova a 15 chilometri da Fort McMurray, dove i cittadini – come fatto da quelli di Fort Nelson e di una parte della Columbia Britannica – hanno già preparato le valigie e sono pronti a fuggire qualora dovesse avvicinarsi ulteriormente nelle prossime ore. Stando a quanto riferiscono i portavoce dei vigili del fuoco, la causa potrebbero essere i diversi anni di siccità che hanno colpito la regione e la poca neve caduta in inverno.
Il problema del vento
Non si tratta, d’altronde, della prima volta da queste parti. La città nel nord-ovest della provincia, che si trova nel mezzo della foresta boreale, era già stata colpita da incendi nel maggio 2016. In quel caso arrivarono a 90.000 le persone fuggite. Si trattò del peggior disastro nella storia canadese. Mai come in quella situazione si verificarono conseguente tanto tragiche. Furono 2.500 gli edifici distrutti e un danno economico pari a quasi 10 miliardi di dollari canadesi (6,8 miliardi di euro).
La speranza è che quello che in questi giorni sta sconvolgendo la popolazione non raggiunga le stesse misure. Nel frattempo, durante il fine settimana sono stati emessi altri ordini di evacuazione anche per le piccole città della già citata Alberta e del Manitoba. Alla paura delle fiamme, infatti, si è aggiunto il problema causato dal fumo che, portato dai forti venti, sta invadendo le strade anticipandone l’arrivo. Il governo federale ha spiegato che in queste situazioni la qualità dell’aria possiede un tasso di rischio molto elevato. La speranza è che, in qualche modo, quest’onda di fuoco possa fermarsi e far tornare la calma.