Giulio Sapelli, professore di storia economica, in esclusiva ai nostri microfoni sul Superbonus: “E’ una misura sbagliata, ma non si può cancellare tutto nel giro di qualche mese”.
Via libera del governo alla norma spalma-crediti. Si tratta di un provvedimento che consente la rateizzazione in 10 anni dei crediti derivanti da questo beneficio per tutte le spese effettuate nell’anno in corso.
Una misura che ha creato diversi malumori nella maggioranza. In Commissione Finanze del Senato Forza Italia, infatti ha deciso di astenersi mentre è arrivato il sì di Italia Viva. Chi è a favore di questo provvedimento è Giulio Sapelli. Il professore di storia economica in esclusiva ai nostri microfoni spiega perché la norma è un aiuto per le famiglie italiane.
Sapelli: “In questo momento il governo deve fare una cosa”
Professor Sapelli, il governo ha dato il via libera alla norma spalma-crediti per il Superbonus. Scelta giusta?
“Certo, può essere un aiuto. In questo momento bisogna disinnescare una bomba come quella del Superbonus, ma anche non mettere in difficoltà le famiglie che hanno deciso di utilizzare questo beneficio. Quando crei delle aspettative non puoi assolutamente cancellare tutto nel giro di qualche mese. Per questo è una misura giusta“.
Nel provvedimento è anche prevista una stretta riguardante le banche dal 2025.
“Qui bisogna chiedere ai tecnici per sapere meglio di cosa si tratta. Ma, come detto in precedenza, in questo momento bisogna fare tutto quello che si può per eliminare il Superbonus e non mettere più in difficoltà le famiglie“.
Come possiamo fotografare il momento economico italiano?
“Abbiamo bisogno di provvedimenti seri perché dobbiamo affrontare sfide terribili. L’Ue ha detto no all’accordo Ita-Lufthansa, Stellantis ha siglato l’intesa con i cinesi per importare auto elettriche. Negli Stati Uniti, invece, si è deciso di mettere in campo norme proprio per evitare l’arrivo di questi mezzi dall’estero. Purtroppo al momento non sono state adottate una serie di provvedimenti economici in sostegno delle piccole e medie imprese“.