Il noto esperto di origini iraniane a Notizie.com delinea i possibili scenari dopo la scomparsa del Presidente della Repubblica Islamica: “Di sicuro il panorama regionale non cambia”
Una morte improvvisa che ha sconvolto l’Iran e messo in ansia mezzo mondo, soprattutto per come è accaduto. La morte in un incidente in elicottero del presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi, 63 anni, nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale, rischia di creare parecchi scossoni, non tanto a livello internazionale quanto interni allo stesso Iran, considerato che la scomparsa di Raisi, può riaprire senza dubbio la corsa per chi potrebbe prendere il posto di Ali Khamenei nel ruolo di guida suprema della Repubblica islamica. Almeno questo è quello che crede e suppone uno dei più noti esperti di Iran e analista geopolitico proprio di origini iraniane, Nima Baheli che a Notizie.com spiega: “Ora secondo quanto dice la Costituzione il primo vicepresidente Mohammad Mokhber prenderà i poteri del presidente, poi entro una cinquantina di giorni, verranno indette le elezioni per votare il prossimo presidente“.
Di sicuro in questo momento in Iran c’è un po’ di confusione, soprattutto a livello interno, tanto che secondo il noto analista Nima Baheli gli scenari possono essere diversi, anche perché “la morte di Raisi, da quanto si può supporre, aprirà la corsa per il ruolo di guida suprema, una cosa che in qualche modo e da quello che era il percorso si era già guadagnato“. L’analista a Notizie.com va nello specifico e prova a spiegare cosa potrebbe succedere, non tanto a livello internazionale, visto che in tanti “consideravano Raisi il più accreditato a succedere a Khamenei, nel caso fosse morto nei prossimi otto anni”. Ma con la sua scomparsa, per evidenti motivi, “le carte potrebbero essere rimescolate, dando così la possibilità che si possano riaprire i giochi di potere interni alla Repubblica Islamica”.
Quello che preoccupa in tanti è cosa potrebbe accadere in Medio Oriente con la scomparsa di Raisi, anche perché in diversi (ancora adesso in qualche modo) sospettano che possa entrarci in qualche modo Israele, vista anche concomitanza degli eventi, ma qui Baheli non si espone e non dice nulla, anche perché “non ci sono elementi per poter affermare una simile cosa“. Quello che si può dire, secondo l’analista è che “il panorama regionale cambia poco”.
Secondo quanto sostiene l’esperto iraniano e analista Baheli possono esserci “due interpretazioni di questo incidente” e spiega la sua teoria e quello che si sta dicendo, anche perché fino ad ora nessuno si è esposto su quello che potrebbe essere accaduto: “Una possibilità, e credo sia la più concreta, è che si sia trattato di un incidente vero anche dettato dal fatto che l’elicottero aveva più di 40 anni e che l’Iran, visto che è sotto le sanzioni da anni, non può adeguare e mantenere a livelli ottimi i propri mezzi, anche se è strano che, tra tre elicotteri, solo quello del presidente sia caduto, questo sì potrebbe far pensare anche a un sabotaggio, ma sono ipotesi, nulla più”. Poi ci sono le reazioni interne e secondo Baheli diverse persone “all’interno del sistema della Repubblica islamica non è che siano particolarmente dispiaciute per la scomparsa di Raisi anche perché lui aveva rafforzato il proprio potere e tanto, si dice, che avrebbe avuto anche il via libera della guida suprema, Ali Khamenei, come suo futuro successore….” Ma ora cambia tutto.