Elly Schlein avvisa Meloni: “Nessun timore di confrontarmi, dove e quando vuole”

La segretaria Pd in una intervista a tuttotondo su La Stampa: “I popolari corteggiando Le Pen e la Premier italiana e così tradiscono l’Europa”

Un attacco diretto. A Meloni, a Le Pen e anche a Vannacci. Alla destra in generale, anche perché alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein non fa differenza, anche se sa bene che delle differenze tra queste tre persone ci sono, eccome. Mentre parla e si concede al quotidiana La Stampa è a Recanati in campagna elettorale e parla liberamente, tanto che premette: “Sono appena stata in una cooperativa dove da 40 anni fanno lavorare e cercano di includere persone con disabilità, chissà come hanno preso qui l’idea delle classi separate“.

La protesta
La segretaria del Pd Elly Schlein attacca la Meloni (Ansa Notizie.com)

 

Ed è il primo riferimento al generale o ex al momento generale Vannacci. Ma è un collegamento che Elly fa perché gli serve in quanto questa cosa delle classi separate è del francese Zemmour e lei stessa si fa una domanda, si risponde e fa il collegamento: “Volete sapere con chi sta in Europa Zemmour? Con i conservatori di Giorgia Meloni e non basta solo prendere le distanze, anche perché nello stesso ci sono a parte Salvini, anche Le Pen e, per ora, l’Afd. Io sinceramente se mi giro attorno vedo dei segnali e i cittadini devono vederlo e saperlo…“.

 

L'alleanza
L’intesa in Sardegna tra Conte e Schlein non sembra sia stata duratura (Ansa Notizie.com)

 

Elly Schlein tira diritto e non fa che proseguire sulla linea della destra razzista, nazionalista e addirittura nostalgica del franchismo e lo sottolinea duramente: “Meloni a Madrid, dov’era anche Le Pen, in mezzo a nazionalisti, nostalgici della dittatura franchista, persone legate anche a Trump. Lei ha attaccato la sinistra dicendo che cancella l’identità, poi lei ci dirà cosa voglia dire, anche perché in questo anno e mezzo chebè al potere è che lei sta cancellando la libertà delle persone”. E la segretaria spiega il suo concetto e le sue sono parole durissime: “Se hai un salario da fame e non riesci a pagare l’affitto non sei pienamente libero, perché ogni discorso sul salario minimo è stato cancellato ed è naufragato”.

E avvisa di un allarme che, a suo parere, è grave, ovvero la corte che il PPE sta facendo a Meloni e anche a Le Pen: “Noi siamo orgogliosamente antifascisti, come dice la Costituzione. E mi piacerebbe che la premier potesse dire la stessa cosa”. E sul fatto che il Partito Popolare Europeo stia cercando di tirare dentro Meloni ma anche Le Pen e non solo: “È già così, è gravissimo, come si può pensare che i popolari stiano rincorrendo l’estrema destra nazionalista così facendo tradiscono la loro cultura politica che fino a qui era comunque stata europeista”.

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