Il noto giornalista Rai Bruno Vespa si appresta a compiere 80 anni e a domanda specifica sul suo futuro, lascia tutti senza parole
Il giornalista di Porta a Porta Bruno Vespa sta per celebrare i suoi ottant’anni. Con una carriera lunga e ricca di successi alle spalle, Vespa affronta con ironia la questione del suo futuro e lo fa a modo suo.
Il giornalista in primis, affida la decisione sul suo ritiro al “Padreterno”. Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Vespa ha avuto modo di riflettere sulla sua vita professionale e personale, smentendo rancori o vendette e ammettendo che la sua carriera avrebbe potuto essere più semplice se avesse avuto orientamenti politici diversi.
La politica secondo Bruno Vespa: un moderato nel panorama italiano
Interrogato sulla sua posizione politica, Bruno Vespa si definisce un moderato. Questa etichetta sembra racchiudere la complessità del suo pensiero e della sua indipendenza professionale.
Nonostante le voci che lo vorrebbero consulente occulto di Giorgia Meloni per la comunicazione, il giornalista respinge categoricamente queste ipotesi come ridicole. La sua carriera è stata caratterizzata da un’etica professionale che lo ha tenuto lontano dalle riunioni politiche private, ad eccezione di un incontro con Giulio Andreotti per chiarire una questione legata alla nomina di una caporedattrice al Tg1.
Vespa proviene da una famiglia con radici democristiane; suo padre era rappresentante di medicinali mentre sua madre era maestra elementare. Il matrimonio dei suoi genitori ebbe luogo in una data storica molto significativa: il 24 luglio 1943, alla vigilia della destituzione di Mussolini. Questo dettaglio storico fa da preludio a uno degli aneddoti più curiosi legati alla figura del giornalista: la voce secondo cui sarebbe figlio del Duce. Una storia alimentata anche dalla detenzione di Mussolini a Campo Imperatore ma che Vespa smonta con argomentazioni logiche e un pizzico d’ironia.
Il sorriso davanti alle dicerie
Nonostante le insinuazioni possano infastidire molti, Bruno Vespa affronta con sorriso queste voci fantasiose sulla sua presunta discendenza da Mussolini. Lui stesso ammette una certa somiglianza fisica col Duce ma sottolinea come i tempi non coincidano affatto per rendere plausibile tale parentela. Questa apertura dimostra non solo il carattere schietto del giornalista ma anche la capacità di mantenere distacco critico rispetto alle narrazioni popolari che lo riguardano.
Mentre Bruno Vespa si appresta a festeggiare gli ottant’anni, non mostra segni evidenti di voler rallentare il passo nel mondo del giornalismo italiano. La decisione sul suo ritiro rimane sospesa tra le mani dell’editore supremo da lui citato scherzosamente all’inizio dell’intervista; ciò testimonia l’amore profondo per la propria professione e l’intenzione di continuare a contribuire al dibattito pubblico finché sarà possibile.