“Non vogliamo abbandonare la nostra terra!” Così il sindaco del comune di Bacoli questa mattina parlando coi cronisti, prima del vertice col ministro Musumeci sul fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei. “Chiediamo un intervento radicale che consenta ai cittadini del nostro territorio di vivere in sicurezza”
E’ tornata a tremare la terra nei Campi Flegrei, dopo le forti scosse dello scorso 20 maggio che hanno provocato lo sgombero di decine di famiglie.
La scorsa notte una scossa di magnitudo 1.9 della scala Richter è stata registrata nell’area di Miliscola, a Pozzuoli, sulla litoranea che conduce a Bacoli, motivo per il quale l’evento sismico è stato avvertito in tutta la zona flegrea e il Comune di Pozzuoli, sui social, ha comunicato alla cittadinanza il verificarsi dell’evento sismico. Intanto proprio oggi Nello Musumeci, ministro della Protezione Civile, era previsto ricevesse a Roma i sindaci flegrei per fare il punto della situazione dopo il vertice interministeriale di ieri presieduto dalla premier Giorgia Meloni.
Campi Flegrei, sindaco di Bacoli. “Non abbandoniamo la nostra terra”
“Prevista una zona rossa”, aveva detto al termine lo stesso Musumeci, che aveva anche aggiunto. “Approveremo una norma per vietare nuove costruzioni nella zona del bradisismo dei Campi Flegrei. Sono stati realizzati migliaia di edifici nell’area dei Campi Flegrei, ci vivono 80mila persone. È l’eccessiva antropizzazione del territorio che andava impedita in passato e oggi crea problemi ai fini del piano speditivo di evacuazione. Stiamo lavorando con la prefettura, con i Comuni e con la Regione per definire un piano di evacuazione che rimane nel cassetto ma se necessario deve essere subito realizzato e attuato. Bisogna essere pronti a tutti”. Ma tornado alla mattinata di oggi e all’incontro coi sindaci delle zone interessate dalle scosse di terremoto nei Campi Flegrei, “Non vogliamo abbandonare la nostra terra! – tuona secco il sindaco del comune di Bacoli – Chiediamo un intervento radicale che consenta ai cittadini del nostro territorio di vivere in sicurezza. Il tessuto economico poi non deve essere messo in ginocchio, Noi restiamo nei Campi Flegrei, possiamo convivere in questa parte di mondo. Lo Stato deve fare la sua parte come un buon padre di famiglia”.
Al vertice di Palazzo Chigi col ministro Musumeci hanno partecipato anche il sindaco di Napoli e il sindaco di Pozzuoli. Parlando a margine coi cronisti il primo cittadino di Napoli ha parlato delle stime presentate e preparate circa la necessità di realizzare infrastrutture, che da questo momento in poi, possano essere utili alla causa del bradisismo in quelle zone. “Servirebbero non meno di 500 0 700 milioni di euro”. Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli invece non nega “il grande spavento vissuto in queste settimane dalle persone che vivono nelle aeree flegree, ma gli stessi cittadini devono anche sapere che esistono le istituzioni e che mai come come in questa occasione il fenomeno del bradisismo viene monitorato e prevenuto”