Approvato dal CdM il decreto Salva Casa, fortemente voluto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini che ha commentato così il provvedimento, “Un decreto di buonsenso che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie”
Approvato dal CdM il decreto Salva Casa, fortemente voluto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. “L’obiettivo è “liberare” gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi. Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità. In particolare: su quelle formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile; sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione; sulle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cd. “doppia conformità”.
Così una nota del Mit, che precisa ulteriormente, “Il decreto inoltre semplifica le procedure vigenti: è introdotto il regime di silenzio-assenso, principio particolarmente rilevante e che va nella direzione della massima semplificazione. Significa che se l’Amministrazione non risponde nei tempi previsti l’istanza del cittadino è accettata. Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera”
Salva Casa, il Cdm approva. Salvini: “Un decreto di buonsenso”, Silvestri(M5S): “Servono voti…facciamo favori”- VIDEO-
“La norma mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche. Il provvedimento prevede sanzioni che sono proporzionali all’aumento di valore dell’immobile e potranno essere utilizzate, tra l’altro, nella misura di 1/3, per progetti di recupero e rigenerazione urbana. Nel testo, come già annunciato lo scorso 17 maggio, non c’è la cosiddetta norma Salva-Milano per alcune ristrutturazioni edilizie del capoluogo lombardo su cui si è acceso l’interesse della Procura. L’idea di Salvini, già condivisa con il sindaco Giuseppe Sala, è di intervenire in fase di conversione del testo”. Anche le categorie di riferimento plaudono al via libera del Consiglio dei Ministri al decreto, Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha parlato di “buona notizia”.
Mentre la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, ha così commentato: “Accogliamo con favore le misure contenute nel decreto Salva Casa approvato oggi dal Consiglio dei Ministri – ha dichiarato Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip – prioritariamente finalizzate ad agevolare la circolazione regolare degli immobili a tutela del cittadino e a beneficio della dinamicità virtuosa del mercato immobiliare e di chi vi opera professionalmente oltre a sbloccare le centinaia di migliaia di pratiche edilizie che intasano gli uffici tecnici comunali creando nervosismo o, peggio, contenzioso contro la pubblica amministrazione, con conseguenti disagi e costi sociali”. Critiche le opposizioni in Parlamento, tra queste Notizie.com stamani ha registrato il pensiero di Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, che sull’opportunità di votare in Cdm un provvedimento di questo tipo in piena campagna elettorale, ha dichiarato: “Servono voti…facciamo favori”.