Matteo Renzi, discute le recenti mosse politiche di Marine Le Pen, il progetto degli Stati Uniti d’Europa e le sfide future dell’UE.
Matteo Renzi, ex Presidente del Consiglio e attuale candidato alle elezioni europee con la lista “Stati Uniti d’Europa”, esprime le sue opinioni sui recenti sviluppi politici in Europa e presenta le sue proposte per un’Unione Europea più coesa e influente. Renzi analizza le mosse della leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. Infine sottolinea l’importanza di riforme istituzionali e di una politica estera unificata.
Renzi, in ottica elezioni europee con la lista Stati Uniti d’Europa formata da Italia Viva, Più Europa e altre liste, critica duramente i leader italiani che si candidano pur sapendo che non andranno a Strasburgo, definendolo “una vera e propria truffa verso gli elettori”.
Matteo Renzi: la necessità di una Europa più forte
Matteo Renzi non si sorprende delle recenti azioni di Marine Le Pen. La stessa ha espulso i membri tedeschi dell’AfD dal gruppo del Rassemblement National. “Non credo che Marine Le Pen si sia accorta solo ora del livello dei suoi alleati”, afferma Renzi, sottolineando come questa mossa sia parte di un tentativo, destinato a fallire. Non solo, anche destinato a ripulire il gruppo per cercare di entrare nella maggioranza di destra sognata da Le Pen e Giorgia Meloni.
Tra i punti forti del programma di Stati Uniti d’Europa, Renzi evidenzia la necessità di una Europa più forte nel mondo. Questa èottenibile attraverso riforme istituzionali come l’elezione diretta del presidente della Commissione e l’abolizione del diritto di veto. Renzi promette inoltre di portare avanti in Europa il lavoro svolto nel campo sociale dal suo governo, citando la riforma del Terzo settore, la legge sul “Dopo di noi” e quella sull’autismo. Guardando al futuro, Renzi afferma che “l’Europa o cambia o muore”, sottolineando l’urgenza di formare gli Stati Uniti d’Europa con leader capaci di affrontare le sfide globali.
Sul fronte della politica estera, Renzi denuncia l’inerzia dell’Europa, prigioniera della burocrazia e del potere di veto, e propone la creazione di un esercito comune e una diplomazia forte. “Con la criminale invasione russa dell’Ucraina dicemmo sì alle armi a Kiev, sì alle sanzioni a Mosca, ma serve subito anche un inviato speciale dell’Ue per la diplomazia,” dichiara Renzi, suggerendo figure come Angela Merkel e Tony Blair per il ruolo.
Renzi ribadendo la necessità di un’Europa unita e forte, capace di incidere realmente nel panorama globale, propone Mario Draghi alla presidenza della Commissione Europea, e affrontando la questione della leadership europea: “Non esistono più leader giovani in Europa?”.