Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto: Lega assente, ecco cosa cambia fra Dad, scuola e Green pass illimitato.
La prima svolta in un percorso mirato ad allentare tutte le restrizioni arriva dal Consiglio dei Ministri. “Si va verso la direzione di una maggiore riapertura del paese” ha chiarito il Premier Mario Draghi, e il nuovo decreto contiene misure che regolano il Green pass e la Didattica a distanza a scuola.
La Lega non vota il dl che è solo il primo passo verso una serie di misure messe in campo per provare a riaprire il maggior numero di attività. Sono basate sulle evidenze scientifiche, ha chiarito Draghi, affrontando altri aspetti del decreto.
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“Annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”, ha dichiarato il premier, mentre il ministro Roberto Speranza ha ribadito l’importanza dei vaccini e la scelta di fare una distinzione anche a scuola fra chi ha incassato le dosi e chi non lo ha fatto.
Green pass e Dad: ecco cosa cambia
In sostanza la vigenza del Green pass sarà prolungata dopo il booster vaccinale anti Covid. La durata di 6 mesi sarà prorogata anche sulla base di un percorso condiviso con la comunità scientifica sulla quarta dose, ancora poco chiaro. Anche in zona rossa quindi le persone che hanno incassato anche la terza dose non saranno soggette a restrizioni.
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Nelle scuole per l’infanzia fino a 4 casi di positività le attività proseguono in presenza, dal quinto in poi saranno sospese per 5 giorni. Nella scuola primaria si continua in presenza sempre fino a 4 casi di positività, con Ffp2 per docenti e alunni con più di 6 anni di età fino a 10 giorni dalla conoscenza dell’ultimo caso.
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado invece, con un caso di positività l’attività prosegue in presenza, con due o più alunni colpiti dal Covid, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale o sono guariti dal Covid da meno di 120 giorni resteranno in presenza con Ffp2 per 10 giorni. “I vaccinati non andranno più in Dad – ha dichiarato Speranza – è un messaggio forte e commisurato all’andamento della pandemia. Sono scelte importanti ma se vogliamo fare qualcosa dobbiamo pensare subito alle scuole”. La Lega però non era presente al voto. “Pur condividendo le aperture, in coscienza non potevamo approvare discriminazioni tra bambini vaccinati e non vaccinati”. Così i ministri Giorgetti, Garavaglia e Stefani.