Il Pontefice non si è tenuto e, seppur in maniera scherzosa ma ferma, è uscito allo scoperto invitando in questo modo a non ammettere seminaristi gay
“C’è troppa ‘frociaggine, basta così…”. Sorpresa, e più di un pizzico di sbigottimento, in Vaticano. Mai un’espressione del genere è stata usata da un Pontefice prima d’ora, ma il mondo, si sa, va avanti e si evolve, e da questo punto di vista Papa Francesco Bergoglio è stato una sorta di precursore, ma non c’è dubbio che sentir parlare e sentire certe espressioni da un Pontefice lascia stupiti e anche un po’ perplessi. Tutto è accaduto qualche giorno fa, quando nell’aula vecchia del sinodo Bergoglio incontra i vescovi italiani per la loro classica assemblea di primavera. Di solito si fa questa riunione per uno scambio di opinioni e senza filtri tra il Pontefice e la Cei. Tutto rigorosamente a porte chiuse, anche se poi lo sono fino a un certo punto, dove c’è un confronto amichevole ma schietto.
E l’occasione è ghiotta, soprattutto e a quanto pare per lo stesso Bergoglio, di andare ad approfondire e soprattutto a stoppare una questione spinosa ovvero se accettare o meno all’interno dei seminari persone omosessuali e il Papa non ha badato a filtri o ad altre espressioni per girarci intorno anzi è andato diretto e sicuro, dando un consiglio (e una direttiva vera e propria) senza che qualcuno potesse fraintendere: da adesso in poi non vanno più ammesse in seminario persone omosessuali.
“Non vengono ammessi omosessuali nei seminari”
Quello che colpisce, e che riporta con dovizia di particolare il quotidiano Repubblica, è che Bergoglio, sicuramente esprimendosi con una battuta, avrebbe detto: basta perché nei seminari c’è già troppa “frociaggine”. Una parola che ha lasciato interdetti tutti i vescovi, anche se più di qualcuno avrebbe sorriso davanti a così tanta sincerità.
L’incontro durato un’ora e mezzo, ma non si è parlato solo di questo argomento, ma anche di altri come quella di accorpare due diocesi sotto la guida di un solo vescovo, così da ridurre il vistoso e fin troppo grande numero di 226 diocesi che ci sono in Italia. Una decisione però che non sembra avere avuto molto successo tra i vescovi, ma il Papa va avanti su questa strada.