Il senatore della Lega, che ieri aveva scatenato un polverone con le sue parole su Mattarella, ribadisce in esclusiva ai nostri microfoni: “Anche il Papa si può criticare…”
Le parole scritte ieri sul suo profilo social, hanno scatenato un polverone mediatico e politico. Claudio Borghi, senatore della Lega, aveva tirato in ballo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “È il #2Giugno, è la Festa della Repubblica Italiana“, ha scritto su X (ex Twitter). “Oggi si consacra la Sovranità della nostra Nazione. Se il Presidente pensa davvero che la Sovranità sia dell’Unione Europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”.
A distanza di ventiquattro ore, l’eco mediatica di queste parole non si è placato. Questa mattina la redazione di Notizie.com lo ha contattato per un ulteriore chiarimento. Borghi, che era in viaggio in Toscana per gli ultimi appuntamenti elettorali, ha ribadito il suo pensiero: “Sono nell’occhio del ciclone?…Sono di un preoccupato!”, ha ribadito accompagnando le sue parole con una risata fragorosa. Nessun passo indietro, nessun fraintendimento.
Borghi in esclusiva a Notizie.com: “Persino il Papa si può criticare, e il Presidente della Repubblica no?”
Alla richiesta di un ulteriore chiarimento, Borghi spiega: “La mia posizione rispetto alle dichiarazioni che hanno scatenato un putiferio, è una posizione di coerenza. Posizione che ho sempre avuto e che non ho mai nascosto…Dopodichè se uno pensa che la Sovranità sia dell’Unione europea, piuttosto che italiana cosa dovrei dire? Poi secondo le interpretazioni che ho letto di alcuni quirinalisti, il Presidente della Repubblica nel suo intervento si riferiva ad una sovranità parziale…”.
Borghi torna sulle sue parole e sul ruolo del presidente della Repubblica, ribadendo che nessuno è esente da critiche o giudizi: “Io sono in politica per portare avanti le mie idee – ha ribadito ai microfoni di Notizie.com -. Resta un dato secondo me: mi sembra che la gente quando si toccano certi temi reagisca in maniera automatica. Persino quel che dice il Papa può essere criticato, invece se uno dissente da quel che afferma Mattarella viene attaccato per vilipendio…Ciò che ho detto non va dunque considerato come vilipendio, ma come diritto di critica. E tutte le critiche sono legittime”.
Le critiche ricevute non hanno scalfito le sue convinzioni. Anzi… “Aggiungo un elemento e chiudo: ciò che mi è piovuto addosso in queste ore l’ho preso con grande soddisfazione. Se gli avversari politici ti danno contro è normale, se a farlo sono anche gli alleati e mi riferisco ad alcune dichiarazioni di Tajani, è ottimo per gli italiani. Perché? Perché in questa fase conclusiva di campagna elettorale, è bene si capiscano le differenza tra singoli partiti che stanno dentro la stessa coalizione”.
Salvini: “Borghi su Mattarella? Non ho sentito Giorgia Meloni”
Sull’argomento è tornato anche Matteo Salvini. Il leader della Lega e vice Premier, è intervenuto ai microfoni di Agorà, su Rai Tre: “Non ho sentito Giorgia Meloni dopo” il tweet dell’esponente leghista Borghi, “metto a disposizione i miei tabulati telefonici per provarlo”. Il ministro dei Trasporti e leader del Carroccio ha affermato che con la premier si sente “spesso” ma per parlare dell’attività di governo, “che è saldo e coeso e andrà avanti fino al 2027″. Tornando sulle parole di Borghi, Salvini ribadisce che non esiste “nessuna polemica con il presidente Mattarella che ha il rispetto mio e della Lega, è garante della Costituzione, una Costituzione che ripudia la guerra”.