Il noto attore statunitense è pronto a fare il suo ritorno nel mondo del cinema dopo un anno e mezzo dall’incidente con lo spalaneve
Jeremy Renner torna sul set. L’attore cinquantatreenne noto per aver ricoperto la parte dell’eroe Occhio di Falco nei film di Avengers, prodotti dalla Marvel, è pronto a riprendere la propria carriera dopo il terribile incidente di qualche tempo fa. Nel gennaio del 2023, infatti, è stato schiacciato dallo spalaneve da sei tonnellate che stava manovrando sul vialetto della sua casa in Nevada. Nel tentativo di evitare che il mezzo investisse il nipote, dopo che gli era sfuggito di mano, è stato travolto lui stesso. L’esito medico fu sconcertante, ma fortunatamente non mortale. Più di trenta ossa e lesioni interne che lo hanno tenuto fermo per un anno e mezzo.
Renner si unirà alla troupe già composta da Daniel Craig, Glenn Close, Andrew Scott, Kerry Washington e Josh O’Connor che reciterà in ‘Wake Up Dead Man’. Si tratterà del terzo capitolo ‘Knives Out’ e uscirà nel 2025. Diretto da Rian Johnson, che oltre al film di ‘Star Wars Episodio VIII – Gli ultimi Jedi’ nel 2017 ha realizzato anche i primi due episodi della saga, a darne l’annuncio è stata la piattaforma Netflix, che ne avrà l’esclusiva. Non è ancora nota la parte affidata a Renner, l’unica certezza è che presto si potranno riapprezzare le due doti attoriali.
Renner salvo per miracolo e grazie alla famiglia
Nel talk show ‘Jimmy Kimmel Live’ l’attore ha raccontato delle impressioni provate al momento dell’incidente, sottolineando di essersi salvato solo per miracolo: “È come un gigantesco mattarello di metallo. E per fortuna ha mancato ogni vertebra, non ha colpito nessun organo vitale. La membrana cellulare non si è gonfiata. Per un attimo ricordo che mi è uscito l’occhio. Si è trattata di una sensazione molto strana. A salvarmi è stato il fatto che nessun organo sia stato schiacciato, altrimenti non sarei qui“. Tra le persone che ha voluto ringraziare in vista della sua guarigione ci sono i componenti della sua famiglia, tra cui la figlia.
“Non esiste migliore motivazione della propria famiglia e dei propri amici. Grazie a tutti per il vostro amore e supporto durante lo scorso anno. Avevo bisogno di ogni grammo di buona volontà” – ha detto, prima di aggiungere – “Sono così fortunato ad avere così tante cose per cui vivere. Se fossi morto avrei deluso molti. C’erano cose per cui dovevo lottare, ma la mia famiglia, mia figlia e tutti coloro che mi circondavano mi hanno aiutato. Anche oggi mi sto riprendendo, ma grazie a Dio ho tanto per cui lottare nella mia vita” ha poi concluso.