Un’indagine di ‘Altroconsumo’ dopo aver controllato diverse creme solari per bambini, ha segnalato che alcune di esse sono inefficaci, ecco quali
Con l’arrivo dell’estate, la protezione solare diventa un tema centrale per la salute della pelle, soprattutto quando si tratta di bambini. Recentemente, Altroconsumo ha condotto un’indagine su diverse creme solari destinate ai più piccoli, rivelando risultati preoccupanti per alcuni prodotti.
L’analisi ha coinvolto 15 creme solari per bambini con fattore di protezione Spf 50+ e 21 prodotti con Spf 30 destinati a un pubblico più ampio. Sorprendentemente, due delle creme solari per bambini testate – Nivea Sun Kids Ultra Protect & Play Crema 50+ e Bilboa Bimbi Spray 50+ – hanno mostrato una protezione inferiore a quella dichiarata in etichetta. Invece di garantire una protezione molto alta (Spf 50+), i test hanno dimostrato che questi prodotti offrono solo una protezione alta (Spf 30). Di fronte a questa scoperta, Altroconsumo ha deciso di segnalare le incongruenze al ministero della Salute e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm).
Le creme solari e l’importanza della corretta protezione dal sole
La corretta applicazione della crema solare è fondamentale per garantire una buona difesa contro i raggi ultravioletti nocivi. È essenziale applicare il prodotto in abbondanza e ripetere l’applicazione frequentemente, specialmente dopo il bagno. Tuttavia, nessuna crema può filtrare completamente i raggi UV; quindi è importante limitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde.
Nonostante i risultati insoddisfacenti di alcuni prodotti, l’indagine ha anche identificato creme solari che si sono distinte positivamente. Tra le creme Spf 50+ per bambini, Angstrom Bambini Latte spray idratante 50+ è stato nominato “Migliore del Test”, mentre Nivea Sun Babies & Kids Sensitive Protect Spray 5 in 1 Spf 50+ e Garnier Ambre Solaire Sensitive Advance Kids Spray Spf 50+ sono stati riconosciuti come “Miglior Acquisto”.
Altroconsumo ha adottato un nuovo metodo di analisi denominato Hybrid Diffuse Reflectance Spectroscopy che risulta essere più etico rispetto ai metodi standard precedenti. Questa tecnica minimizza l’esposizione dei volontari alle radiazioni dannose durante i test. L’indagine non si è limitata alla sola efficacia protettiva dei prodotti ma ha anche valutato la presenza di ingredienti potenzialmente dannosi sia per la salute umana sia per l’ambiente. Alcuni prodotti sono stati penalizzati a causa dell’inclusione di sostanze come octocrylene ed ethylhexyl methoxycinnamate nei loro ingredienti.
In conclusione, mentre tutti i solari con Spf 30 testati da Altroconsumo hanno dimostrato efficacia conforme alle promesse fatte sulle etichette, il recente studio sottolinea l’importanza della vigilanza da parte dei consumatori nella scelta dei prodotti protettivi solari soprattutto quando destinati ai bambini. La trasparenza delle aziende riguardante la reale efficacia dei loro prodotti diventa così cruciale nel garantire una sicura esposizione al sole durante le giornate estive.