Uno psichiatra parla agli studenti e dice la sua sulla preparazione agli esami: ‘no integratori e caffè, sotto esame cibo giusto e sonno’
In un periodo in cui gli studenti si trovano ad affrontare le sfide degli esami finali, emerge una nuova prospettiva sulle strategie ottimali per migliorare concentrazione e prestazioni.
Lo psichiatra Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf), condivide con Adnkronos Salute un approccio basato su sonno di qualità e alimentazione corretta come pilastri fondamentali per il benessere cognitivo degli studenti.
Lo psichiatra non ha dubbi: il sonno è fondamentale
Mencacci evidenzia come il periodo degli esami sia caratterizzato da un naturale affaticamento psicofisico che può portare a stress negativo, insicurezza e difficoltà di concentrazione. In questo contesto, l’esperto sottolinea l’importanza cruciale del sonno: “La cosa fondamentale per la memoria è dormire bene”. Un buon riposo notturno si rivela quindi essenziale non solo per recuperare energie ma anche per consolidare le informazioni apprese durante la giornata.
Oltre al riposo adeguato, Mencacci pone l’accento su una dieta equilibrata ricca di nutrienti benefici per il cervello. Tra gli alimenti consigliati figurano la frutta secca, ricca di sali minerali e antiossidanti; i cereali integrali, fonte di vitamine e acido folico; i mirtilli rossi, noti per i loro polifenoli; oltre a verdura a foglia verde e pesce azzurro ricco di Omega 3. Non va dimenticato il cioccolato amaro e l’importanza dell’idratazione attraverso un adeguato apporto idrico quotidiano.
L’esperto mette in guardia contro alcuni comportamenti alimentari dannosi come digiunare o consumare pasti pesanti che possono influire negativamente sulla capacità di concentrazione. Inoltre, avverte sugli effetti contrari derivanti dall’eccessivo consumo di dolci. Mencacci invita gli studenti a non lasciarsi sedurre dalla vasta gamma di integratori disponibili sul mercato che promettono miglioramenti miracolosi delle prestazioni cognitive: “Ricordiamo che gli integratori non curano le patologie”.
Sebbene in alcuni casi gli integratori possano offrire benefici marginali – parte dei quali attribuibili all’effetto placebo – lo psichiatra ribadisce che nulla può sostituire i vantaggi derivanti da un’alimentazione corretta abbinata a un sonno ristoratore. È questo binomio vincente ad assicurare agli studenti la migliore preparazione possibile in vista degli esami.
In conclusione, mentre gli studenti si avvicinano alle prove finali dell’anno scolastico o universitario è essenziale riconsiderare le proprie abitudini quotidiane. Abbandonando strategie controproducenti come lo studio fino a tarda notte accompagnato da caffè ed integratori vari in favore del binomio salute mentale-alimentazione corretta proposto dal dottor Mencacci potranno affrontare con maggiore serenità ed efficacia le sfide accademiche imminenti.