Coldiretti rivela che una famiglia su 3 è alla ricerca di centri estivi per i propri figli, ma in molti virano verso alternative alle classiche colonie.
Con l’arrivo dell’estate e la conclusione dell’anno scolastico, si intensifica la ricerca di centri estivi per bambini e ragazzi. Secondo un’indagine Coldiretti, oltre un terzo dei genitori (36%) è alla ricerca di soluzioni per occupare il tempo libero dei propri figli in modo costruttivo, lontano da smartphone, console e televisione.
Questa esigenza nasce sia dalla necessità dei genitori di trovare supporto durante le ore lavorative sia dal desiderio di offrire ai più giovani opportunità di socializzazione e apprendimento in contesti diversi dal tradizionale ambiente scolastico.
Le alternative alle tradizionali colonie estive
Non tutti i genitori si orientano verso i centri estivi; il 28% preferisce affidare i propri figli ad altri membri della famiglia, soprattutto ai nonni. Vi è poi una quota del 13% che rinuncia a questa opzione per motivi economici e un ulteriore 5% che lamenta una scarsità dell’offerta rispetto alle effettive necessità delle famiglie. Tra le destinazioni più ambite per le vacanze estive dei più giovani spiccano le colonie al mare, scelte dal 40% degli intervistati. Tuttavia, cresce l’interesse verso proposte alternative come quelle offerte dalle fattorie didattiche in campagna.
Le fattorie didattiche rappresentano una tendenza in forte crescita nel panorama delle attività estive dedicate a bambini e ragazzi. Secondo Coldiretti, sono circa tremila le aziende agricole attive sul territorio nazionale che accolgono i più giovani per immergerli nella vita rurale attraverso laboratori pratici: dalla cucina alla trasformazione dei cibi, dall’agricoltura stagionale alle arti creative con materiali naturali o riciclati. Un’opportunità non solo ludica ma anche educativa che permette ai partecipanti di avvicinarsi al mondo della natura in maniera diretta ed efficace.
Le agricolonie promosse da Coldiretti non sono solo luoghi dove trascorrere il tempo libero durante l’estate ma diventano veri e propri centri educativi all’aperto dove proseguire il lavoro svolto a scuola con progetti come Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti. Negli ultimi vent’anni questo programma ha coinvolto circa 10 milioni di bambini offrendo loro esperienze formative preziose nella fascia d’età compresa tra i 4 e gli 11 anni. Grazie anche agli accordi con gli enti locali, queste attività garantiscono servizi importantissimi soprattutto nelle aree meno fornite, aprendo le porte a tutti i bambini inclusivamente quelli disabili.
La ricerca di soluzioni alternative ai classici centri estivi porta sempre più famiglie italiane verso esperienze innovative come quelle proposte dalle fattorie didattiche. Un trend positivo che non solo offre ai ragazzi la possibilità di vivere un’estate diversa ma contribuisce anche alla loro crescita personale ed educativa lontano dagli schermi digitali.