Alla luce dei risultati delle elezioni Europee 2024, Ilaria Salis, candidata con Alleanza Verde e Sinistra, è stata eletta al Parlamento europeo e sarà libera dopo 15 mesi grazie all’immunità
L’insegnante di scuola elementare 39enne originaria di Monza, Ilaria Salis, è una militante antifascista che, a febbraio 2023, sarebbe stata coinvolta in alcuni attacchi contro militanti di estrema destra in Ungheria. Dopo 15 mesi di detenzione a Budapest e dopo essersi sempre professata innocente, da qualche settimana le sono stati concessi gli arresti domiciliari e, dopo essersi candidata alle Europee, al termine della sessione elettorale di ieri, è diventata europarlamentare tra le fila di Avs.
Una storia davvero intrigata che l’ha vista al centro della vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’Italia e l’Ungheria. Ma ora, dopo l’esito del voto, la Salis potrà godere dell’immunità parlamentare. Nello specifico Ilaria Salis, avendo superato i 170mila voti, secondo quanto prevede il Protocollo sui “Privilegi e le immunità dell’Unione europea”, potrebbe essere scarcerata e il processo a suo carico sospeso. Questo non vuol dire essere assolti, ma soltanto che la sua vicenda processuale potrà avere ora un iter diverso.
Una tornata elettorale fondamentale
Ilaria Salis ce l’ha fatta. Dopo la tornata elettorale europea che si è chiusa ieri sera, con 176 mila preferenze è diventata eurodeputata al Parlamento europeo con l’Alleanza Verdi e Sinistra. Un risultato di portata incalcolabile per l’insegnante di scuola elementare che da quindici mesi sta affrontando delle pesanti accuse in Ungheria di aver fiancheggiato degli attacchi contro militanti di estrema destra a Budapest. Per questo ha trascorso tutto questo periodo rinchiusa in un carcere della capitale magiara in attesa di affrontare il processo. Soltanto alcune settimane fa, gli avvocati della donna erano riusciti a ottenere gli arresti domiciliari migliorando la qualità della dura detenzione alla quale era sottoposta. Ora la svolta, l’elezione al Parlamento europeo che le apre la porta all’immunità parlamentare e forse anche al ritorno in Italia e un processo che al quel punto potrebbe svolgersi nel nostro paese. In esclusiva ai microfoni di Notizie.com, Roberto Salis, il papà di Ilaria, esprime tutta la sua soddisfazione. “La gioia è tanta, ora c’è bisogno che il governo italiano faccia dei passi ufficiali con la diplomazia ungherese, sistemi le carte in modo tale che il giudice abbia l’evidenza di quello che è avvenuto oggi e prenda atto dei170mila volti che i cittadini italiani hanno dato a Ilaria”.
L’attesa del ritorno
Non si temono controindicazioni per quanto riguarda l’iter che dovrebbe far rientrare l’insegnante in Italia. “Se il governo italiano è autorevole a livello internazionale”, racconta ancora il papà della Salis, “se si occupano degli italiani e non della parte politica che difendono, non dovrebbero avere dubbi nel fare tutto il possibile per fare si che questa situazione venga chiarita il prima possibile. Speravo tanto in un risultato del genere, perchè lavorando assiduamente si raggiungono risultati incredibili, ma questo è andato davvero oltre le più rosee previsioni. Però la missione sarà potrà considerarsi conclusa soltanto quando vedremo Ilaria finalmente in Italia”, ha concluso Roberto Salis.