Anniversario Berlusconi, Capello: “Quanto mi manca e quanti aneddoti, quella volta che…”

A Notizie.com parla l’ex tecnico del Milan e ricorda quello che il Cavaliere ha rappresentato per lui: “Un uomo che mi ha cambiato la vita, per me un maestro”

E’ passato un anno, ma sembra l’altro ieri, qualche giorno fa. Stare senza Silvio Berlusconi, per uno come me che gli deve tanto e che era abituato a vederlo occuparsi di tutto ed era sempre presente, non è facile. Se mi manca? Tantissimo e mi spiace molto di più quando sento e vedo che ancora qualcuno ne parla in modo sbagliato e male…“. Parole accorate quelle che l’ex tecnico del Milan e tra gli allenatori più forti della storia del calcio Fabio Capello dice a Notizie.com nel ricordare il Cavaliere Silvio Berlusconi ad un anno dalla sua scomparsa.

L'intesa
Fabio Capello e Silvio Berlusconi ai tempi del Milan vincente (Ansa Notizie.com)

 

Fabio Capello sente molto la mancanza del Cavaliere, quando risponde al telefono e gli viene chiesto di ricordare Silvio Berlusconi, si avverte l’emozione e il trasporto con cui l’ex allenatore parla di quello che lui stesso considera “un mentore”, e sotto tanti punti di vista. “Io parlo per me – spiega Fabio Capello a Notizie.come di quello che ho vissuto e per come l’ho conosciuto e posso dire che l’ho conosciuto bene, per me è stato un maestro, gli devo tutto, se sono diventato quello che sono e quello che ho fatto nel calcio come allenatore lo devo a lui. E’ stata una delle persone più grandi e belle che abbia mai conosciuto, poi ognuno di noi ha pregi e difetti, ma è proprio questa la grandezza e quello che ci differenzia dagli altri, ma Berlusconi, mi spiace, è stato un grandissimo personaggio della nostra storia“.

“Nessuno aveva la sua visione e non ci rendiamo conto di quanto sia stato grande. Aneddoti? Tanti, ma un paio in particolare”

La festa
L’allora tecnico del Milan Fabio Capello con Silvio Berlusconi durante una celebrazione di un trofeo (Ansa Notizie.com)

 

Non è facile sentir parlare uno come Fabio Capello, serio e risoluto, in questo modo di un’altra persona, ma per “Silvio Berlusconi come potrei non ricordare e non ammettere che sia stata una persona fondamentale per la mia vita, ma anche di tante altre persone, a me dispiace tanto quando qualcuno ne parla male perché, al di là di qualcosa che non può essere andata nel verso giusto, era una persona generosa e quel che ho sempre pensato, normale nel suo essere grandissimo, anche perché ogni cosa che faceva nella sua vita imprenditoriale ha avuto successo e non sono tanti a poterlo dire e ancora adesso ci sono tutte le cose che ha fatto“.

Aneddoti nel mondo del calcio ce ne sono tanti anche se Fabio Capello ne potrebbe raccontare anche altri, ma nel calcio quello che resta memorabile era quando allenava il Real Madrid e Berlusconi lo chiamò per chiedere informazioni su un giocatore: “Era Ronaldo, io ero al Real e mi chiese notizie su di lui, ma gli sconsigliai di prenderlo perché non era più quel giocatore strepitoso che era. Ci salutammo e qualche giorno dopo vidi che il Milan aveva annunciato Ronaldo, era un suo cruccio avere un giocatore formidabile come lui

 

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