Sono oltre 900 i morti che, recatisi alla Mecca per pellegrinaggio, non sono riusciti a sopportare alle cocenti temperature arabe
Il numero di pellegrini morti mentre si recavano in pellegrinaggio alla Mecca è salito nelle ultime ore sopra i 900. Le alte temperature durante il percorso hanno causato continui malori, trasformando quello che doveva essere un cammino religioso in una vera e propria strage. Secondo quanto dichiarato da un medico e un funzionario sauditi – che sono voluti restare entrambi anonimi – i corpi si troverebbero all’interno del complesso di emergenza nel quartiere di Al-Muaisem. Tra questi vi sarebbero quasi 500 egiziani, mentre circa 60 di origine indonesiana. “Tutti sono deceduti a causa del caldo” ha riferito ai microfoni dei media locali un diplomatico all’agenzia Afp.
Un episodio che purtroppo è diventato ormai ricorrente, ma mai come oggi. Rispetto a un anno fa, quando il dato statistico riporta 270 persone senza vita, i numeri si sono quasi quintuplicati. Alla temperatura insostenibile, si sarebbero aggiunti anche ulteriori problemi, riguardanti l’enorme folla che muovendosi rischia di schiacciare e ferire gli individua che ne fanno parte. Un fedele, in tal senso, avrebbe riportato ferite mortali durante uno schiacciamento della folla che lo avrebbe calpestato e lasciato senza fiato. Episodi drammatici che aumentano le preoccupazioni intorno a questo rito sacro che, quest’anno, sembra veramente aver superato limiti mai immaginati.
Il numero di morti rischia di salire
Secondo quanto rivelano i funzionari sauditi, più di 1,83 milioni di musulmani hanno partecipato all’Hajj nel 2024. Tra questi la stragrande maggioranza era proveniente da paesi diversi rispetto all’Arabia Saudita. Chi si è recato nelle ultime settimane, però, si è imbattuto in una situazione climatica insostenibile. Le temperature, infatti, hanno superato i 50 gradi. Lo scorso lunedì, in particolar modo, nei pressi della Grande Moschea, sono arrivate fino ai 51,8 gradi. Quel che preoccupa è che i dati non sono ancora definitivi. Molte persone risultano ancora oggi scomparse e il rischio è che nei prossimi giorni si possa superare anche quota 1.000.
I racconti dei testimoni sono terrificanti. C’è chi ha visto qualcuno svenire mentre tentavano di compiere la simbolica lapidazione del diavolo. Altri, invece, non sono riusciti a ritrovare i propri cari, persi a causa del caldo e dell’enorme folla. A Riad sono centinaia i fedeli in fila nel già citato quartiere di Al-Muaisem, nella speranza di avere notizie confortanti sui loro parenti. Una situazione drammatica che va avanti da giorni e che rischia nelle prossime settimane di complicarsi ulteriormente, quando continueranno ad arrivare ulteriori pellegrini noncuranti delle possibili conseguenze.
