L’Inps lancia l’allarme sulle pensioni, Sapelli: “C’è solo una soluzione”

L’ultimo report dell’Inps parla chiaro: il sistema pensionistico non reggerà senza un cambio di passo. L’economista Sapelli in esclusiva ai nostri microfoni.

Nuovo allarme lanciato dall’Inps. L’Istituto, come scritto dal Corriere della Sera, ha ribadito che senza un cambio di passo il nostro sistema pensionistico non reggerà. Nel giro di nove anni la situazione patrimoniale passerà da +23 miliardi del 2023 a 45 miliardi del 2032. Un crollo strettamente legato all’invecchiamento della popolazione e il calo demografico.

Sapelli esclusiva Inps pensioni
L’economista Giulio Sapelli – Notizie.com – © Ansa

Questo è un tema in cui si parla da anni per la crisi demografica – precisa ai nostri microfoni il professore di Storia Economica Giulio Sapelli – ma anche per la mancanza di lavoratori qualificazioni e professionalizzati che rimangono per lungo tempo al lavoro. Solo in questo modo si può riuscire a risolvere il problema analizzato dall’Inps. E’ un argomento che ci portiamo dietro da molto tempo e che bisogna risolvere lentamente cercando di allargare la base contributiva e non solo“.

Sapelli: “Bisogna cambiare la politica sull’immigrazione”

Sapelli esclusiva Inps pensioni
Sapelli chiede di cambiare la politica sull’immigrazione – Notizie.com – © Ansa

L’economista ai nostri microfoni sottolinea che è arrivato il momento di “cambiare completamente la nostra politica sull’immigrazione. Deve ritornare ad essere regolare e il controllo nelle mani dello Stato come succedeva fino agli anni ’70 e ’80. Servono accordi anche con Confindustria, imprese, ma anche forze di polizia per effettuare tutti i controlli del caso. In più i lavoratori devono avere una formazione precedente prima di partire“.

Giulio Sapelli conclude ribadendo che “è una cosa molto lunga e nel frattempo si deve fare qualcosa per cercare di contrastare il problema. L’unica soluzione è quella della base contributiva, ovvero il lavoratore dipendente deve avere un contratto indeterminato per lunghi anni e non solo parziale“.

Gestione cookie