Prosegue con tante sorprese la grande kermesse calcistica continentale che sta riservando parecchie sorprese soprattutto per la mancanza dei tanto attesi bomber tra i protagonisti
Si è appena conclusa la seconda giornata dell’Europeo in Germania e la fase a gironi è ormai entrata nel vivo. Soltanto i padroni di casa, la Spagna e il Portogallo hanno già staccato il pass per la fase successiva a eliminazione diretta. L’ultima giornata della fase a gironi sarà quindi decisiva per scegliere tutte le altre squadre che avranno la possibilità di rimettersi in gioco a partire dagli ottavi di finale, compresa l’Italia di Spalletti che, proprio dopo la sconfitta contro gli iberici, è chiamata a non perdere contro la Croazia.
Ma il dato di questa edizione continentale che sorprende è il numero degli autogol che si sono già verificati in queste prime 24 partite disputate, ben sei e, se pensiamo che in questo momento in testa alla classifica dei cannonieri ci sono ben tre giocatori con soltanto due reti, capiamo bene che le autoreti stanno avendo un peso quasi decisivo nell’esito degli incontri.
Una statistica in controtendenza
Il campionato europeo di calcio, in pieno svolgimento in Germania, è giunto alla terza e decisiva giornata della fase a gironi e dopo le prime due giornate soltanto tre nazioni sono già qualificate per la fase a eliminazione diretta, Germania, Spagna e Portogallo. Le altre 13 verranno decise dopo l’ultima partita a disposizione e tutte sono ancora in corsa per un posto negli ottavi di finale. La curiosità che emerge dopo questa prima tornata di partite è quella che al momento non sembra essere l’Europeo dei centravanti. Mbappé, Kane, Ronaldo, Lukaku e tutte le altre prime punte presenti in questa competizione non hanno inciso particolarmente e in testa alla classifica marcatori parziali, con soltanto due reti, troviamo Musiala della Germania, Mikautadze della Georgia e Schranz della Slovaccchia. Ma, a sorpresa, il vero capocannoniere di questa edizione della massima competizione europea per nazioni è l’autogol, visto che se ne sono registrati ben 6 in 24 partite sulle 51 che sono in programma per Euro 24. Un numero davvero incredibile se consideriamo quanto siano cambiate le regole per l’assegnazione di un’ autorete negli ultimi anni.
Regole cambiate
Gli autogol infatti sono cresciuti nonostante siano notevolmente cambiati i criteri di assegnazione da parte di UEFA e FIFA, che oggi privilegiano molto di più il tiratore. Fino agli anni novanta qualunque deviazione valeva infatti un’autorete. Oggi è tutto diverso, ma nonostante ciò i numeri sono in costante crescita, soprattutto nella grandi manifestazioni, sia a livello di club che di Nazionali. Un po’ perché l’Europeo e il Mondiale sono diventati tornei davvero giganti, per cui si giocano più partite e cresce quindi la possibilità di sbagliare, un po’ perché è cresciuta anche l’ansia dei difensori, costretti a dividersi tra molti compiti e badare a molte variabili e alle tante nuove regole sui falli di mano in area di rigore, contatti con gli avversari sempre passibili di un ulteriore controllo in sala VAR.
Sei quindi sono i giocatori che purtroppo fino ad ora hanno messo a segno loro malgrado un autogol, il tedesco Rudiger a favore della Scozia, l’albanese Gjasula a favore della Croazia, l’austriaco Wober a favore della Francia, il ceco Hranac a favore del Portogallo, il nostro Calafiori a favore della Spagna, il turco Akaydin a favore ancora del Portogallo. Ben tre di questi sei autogol sono stati assolutamente decisivi per l’esito del risultato. Un andamento che potrebbe portare a un nuovo record, infatti tre anni fa, in occasione dell’ultimo Europeo, fu stabilito il primato di autogol in questa competizione, con 10 autoreti nella fase a gironi, che poi diventò record assoluto con ben 11 autogol. Basti pensare che nelle 15 precedenti edizioni si era arrivati a un totale di 9. Rimane lontano però quello di 12 del Mondiale 2018, primato assoluto nelle due grandi manifestazioni, ma di questo passo nulla sarà impossibile.