Andare al bagno e trovare dei quadri di Picasso appesi sopra ai lavandini? L’ultima particolare decisione di un famoso museo
Quadri di Picasso destinati a un bagno del museo. È lo strano caso del Museum of Old and New Art, che si trova a Hobart in Tasmania. Qui alcune opere del famoso artista spagnolo sono state riposte all’interno di una toilette per le donne. Una scelta particolare, forse dovuta a un eccesso di materiale a disposizione? Forse per valorizzare ogni singola parte del museo? Forse per rendere piacevoli anche i momenti più intimi? La risposta è ‘no’ a tutte e tre le opzioni. La verità che si cela dietro questa decisione ha delle motivazioni giudiziarie. Si tratta, infatti, di uno stratagemma operato dall’artista Kirsha Kaechele, moglie di David Walsh, proprietario del MONA.
Questi Picasso erano destinati inizialmente a una zona molto particolare della struttura. La Kaechele aveva creato una Ladies Lounge, ovvero un’area destinata solo alle donne. L’idea era quella di ‘ricambiare l’uomo con la stessa moneta’. Creando una sala dove non sarebbe potuto accedere il genere maschile, sperava di ricreare nell’uomo quel senso di esclusione che avrebbe caratterizzato la storia femminile fino ai giorni d’oggi. Una vendetta che, però, ha avuto durata breve. Ad aprile scorso – in seguito alla denuncia di un uomo a cui era stato rifiutato l’ingresso l’anno – il Tribunale civile e amministrativo della Tasmania ha stabilito che la Ladies Lounge aveva valore discriminatorio e andava quindi rimossa.
Quadri di Picasso appesi nel bagno dl museo: il motivo
Il museo ottenne 28 giorni di tempo per adibire la sala anche agli uomini, ma piuttosto la Kaechele decise di rimuoverla. Proprio per aggirare questa sentenza, ebbe l’illuminante idea di destinare alcune delle opere più belle ai bagni, così da costringere gli uomini ad accettare la situazione. Presto, però, l’artista tornerà alla carica con una nuova idea. Questa proverà a riaprire la Ladies Lounge definendola come una chiesa, una scuola o una boutique di alloggio glamping. La legge sull’antidiscriminazione della Tasmania, infatti, prevede che alle persone può essere rifiutato l’ingresso in tali luoghi sulla base del sesso.
Questo l’annuncio fatto sul proprio profilo Instagram: “Una nuova mostra a Mona. Solo per le donne… Non avevamo mai avuto bagni femminili al Mona prima, erano tutti unisex. Ma poi il Ladies Lounge ha dovuto chiudere a causa di una causa intentata da un uomo. E non sapevo proprio cosa fare con tutti quelli Picasso…”.
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Poi rivela: “Riapriremo la Lounge come chiesa/scuola/boutique glamping alloggi/strutture/ecc. ai sensi della Sezione 26 della legge antidiscriminazione, ma nel frattempo divertitevi (signore) (questo vale per TUTTE le donne, sapete quando siete e quando siete le benvenute!)“.