Un ex uomo della legge, procuratore e avvocato, è stato arrestato dopo anni per aver violentato una propria collega
Si è concluso dopo anni di attesa un processo che ha tenuto con il fiato sospeso tutto il Giappone. Il riferimento è ai fatti avvenuti tra il 2018 e il 2019, quando il procuratore capo della Procura distrettuale di Osaka, Kentaro Kitagawa ha violentato una sua subordinata nella propria residenza. Le indagini sono partite dopo la denuncia della donna, ma prima di arrivare a fare giustizia si è dovuto attendere quasi 6 anni. Una lunga causa che alla fine ha portato alla luce la verità, ma che si è rivelata straziante per la povera vittima che, oltre i soprusi, ha dovuto anche combattere con la legge.
In merito alle informazioni e ai dettagli del crimine, non vi sono attualmente notizie. L’ufficio della procura di Osaka, che sovrintende all’ufficio del procuratore distrettuale, ha fatto sapere di non voler rivelare i dettagli del caso. Questo con lo scopo di proteggere la privacy della vittima. Non verranno rivelate novità neanche in merito al periodo in cui è avvenuto il presunto stupro e se l’accusato ha ammesso l’accusa di aver stuprato la povera donna. Bisognerà quindi attendere la conclusione totale del processo, prima di poter sperare di ottenere voci ufficiali.
Da procuratore capo ad avvocato
Per il momento ciò che sappiamo e che proviene dall’isola asiatica, come i scrivono anche i media locali, è che l’uomo di 64 anni aveva invitato la donna nella propria abitazione. Qui sono rimasti da soli fino a quando lei non è fuggita in preda al panico per quello che era accaduto. In una dichiarazione rilasciata martedì, Tsunekazu Kobashi, nonché il viceprocuratore dell’ufficio dell’Alta Procura, ha espresso il suo profondo rammarico per l’arresto del collega e ha voluto aggiungere che: “Indagheremo a fondo. Se dovessimo trovare conferme valuteremmo quale pena gli dovrà essere imposta per un gesto così scellerato“.
Le sue prime mansioni Kitagawa le ricoprì presso la prefettura di Ishikawa. Qui è diventato pubblico ministero nel lontano 1985, all’età di soli 25 anni. In quello stesso periodo ha anche ricoperto il ruolo di viceprocuratore dell’ufficio dell’alta procura e quello di capo delle indagini penali presso l’ufficio del pubblico ministero supremo. Dopo essere andato in pensione come pubblico ministero ha voluto occupare il ruolo di avvocato e tutt’oggi è membro dell’Ordine degli avvocati di Osaka. Un incarico che, però, a meno di clamorosi ribaltoni di fronte lo vedrà protagonista ancora per poco tempo. Se la condanna dovesse essere confermata, allora passerà i suoi prossimi anni in carcere.