A Notizie.com parla il famigliare che difende il nipote che secondo un detenuto di Verona, avrebbe chiesto aiuto a un boss ‘ndranghetista per far tacere Travaglio, Lucarelli e il criminologo Marco Strano
“E’ una storia brutta, una schifezza che non voglio nemmeno immaginare quanto sia allucinante e non so per quale motivo sia stata messa in piedi o meglio lo posso immaginare, ma va avanti da tanto tempo e da alcuni personaggi che parlano e non hanno mai letto le carte del processo e di tanto altro….“. Non riesce quasi a parlare lo zio di Chico Forti, Gianni, che tanti hanno imparato a conoscere in questi ultimi vent’anni perché ha sempre parlato a nome del nipote “innocente e ingiustamente accusato di un omicidio che non ha mai commesso“, ripete all’infinito Gianni Forti a Notizie.com. Ma questa storia che Chico Forti possa aver chiesto un favore a un boss dell’ ‘ndrangheta per mettere a tacere Travaglio, Lucarelli e il criminologo Marco Strano è un’accusa grave.
“E’ il teatro dell’assurdo, una cosa infame che viene messa in giro non so da chi perché qualcuno non ha accettato che Chico sia rientrato in Italia e che possa scontare la sua pena in Italia, anche se è un uomo innocente“, rincara la dose lo zio Gianni a Notizie.com. Una questione allucinante e pesante allo stesso tempo. Già perché secondo un detenuto di Verona, Chico Forti avrebbe chiesto l’aiuto di un boss ‘ndranghetista per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e il criminologo Marco Strano. Si sta muovendo su queste basi e su queste accuse, la Procura di Verona che da qualche giorno sta portando avanti un’indagine spinosa e senza alcun indagato. Tutto sarebbe emerso da alcuni colloqui confidenziali che i detenuti hanno tenuto con il garante don Carlo Vinco. E praticamente uno di loro, in carcere per reati commessi nell’ambito della criminalità calabrese, avrebbe confidato al prete di essere stato avvicinato dallo stesso Chico Forti per fare qualcosa nei confronti di Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli e del criminologo Marco Strano. Un’accusa gravissima nei confronti del detenuto rientrato in Italia dagli Stati Uniti qualche mese fa anche in virtù di un lavoro da parte del Governo Meloni.
Chico Forti respinge le accuse: è tutto falso
Il diretto interessato Chico Forti ha voluto replicare e “smentisce nel modo più assoluto le notizie apparse su organi di stampa nelle quali qualcuno lo accuserebbe di aver richiesto interventi in relazione ad articoli contro la sua persona“. Ad affermarlo in una dichiarazione ufficiale all’Ansa è l’avvocato di Chico Forti, Andrea Radice che, a quanto apprende Notizie.com, è in attesa delle eventuali carte e di quello che potrebbe venir fuori dalla Procura di Verona per capire di cosa si sta parlando esattamente. “Dispiace solo che ci sia l’ennesimo fango di una situazione del genere, che mio nipote Chico non merita assolutamente, non capisco perché certe persone debbano insistere su situazioni che non hanno motivo di esistere. Chico non farebbe mai una cosa del genere“, le parole di Gianni Forti.