Chirurghi estetici in crisi: in aumento il botulino e i ritocchi senza bisturi

Boom in Italia nell’uso di botulino, rispetto agli anni passati: gli italiani ora preferiscono di più i ritocchi senza bisturi 

L’Italia conferma la sua crescente predilezione per i trattamenti di bellezza non invasivi, con un incremento significativo nell’uso della tossina botulinica. Il 2023 infatti, ha segnato un vero e proprio boom per le cosiddette “punturine”, facendo salire gli italiani al vertice delle classifiche per quel che riguarda le preferenze estetiche.

Chirurghi estetici in crisi
Chirurghi estetici -Ansa- Notizie.com

Secondo l’ultimo ‘2023 Isaps International Survey’, condotto dalla prestigiosa International Society of Aesthetic Plastic Surgery, l’Italia ha registrato oltre 195mila trattamenti estetici non chirurgici con tossina botulinica nell’ultimo anno. Questo dato rappresenta un aumento di circa 34mila interventi rispetto all’anno precedente, segnando una crescita del +21%. Un trend che sottolinea una chiara predilezione per i ritocchi “senza bisturi”, che risultano essere quasi il doppio rispetto agli interventi chirurgici.

Botulino: la medicina estetica non chirurgica, sale al primo posto

Complessivamente, nel nostro Paese sono stati effettuati 757.442 interventi di medicina estetica nel 2023, di cui circa 262mila chirurgici e circa 495mila non chirurgici. Tra questi ultimi dominano le procedure iniettabili come il botulino e le iniezioni di acido ialuronico (190mila circa), dimostrando una netta preferenza per trattamenti meno invasivi ma altrettanto efficaci.

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Botulino al posto della chirurgia -Ansa- Notizie.com

Oltre al botox e all’acido ialuronico, sono anche altri i trattamenti non chirurgici che hanno registrato numeri significativi: l’idrossiapatite di calcio (12mila circa), l’epilazione (26mila) e i peeling chimici (22mila). Queste cifre confermano la tendenza verso un approccio alla bellezza, sempre più orientato alla minimizzazione dei tempi di recupero e alla riduzione dei rischi associati agli interventi tradizionali. Nonostante la forte crescita dei trattamenti non invasivi però, gli interventi chirurgici mantengono comunque un ruolo importante nel panorama della medicina estetica italiana, anche se la cosa fa storcere un po il naso ai chirurghi estetici. Per quel che riguarda gli interventi estetici, l’ingrandimento del seno si conferma ancora l’intervento più richiesto (quasi 39mila casi), seguito da correzioni alle palpebre, miglioramento delle labbra/procedura periorale, liposuzione e rinoplastica.

Il presidente dell’Aiteb Giovanni Salti, sottolinea il primato mondiale del trattamento con tossina botulinica che conta quasi 9 milioni di interventi annualmente a livello globale. In Italia questo successo è sintomo dell’eccellenza raggiunta nel campo della medicina estetica sia a livello nazionale sia come polo attrattivo per il turismo medico internazionale. Trattamenti come il ringiovanimento facciale o i rassodamenti della pelle sono sempre più ricercati dimostrando come l’Italia sia diventata punto di riferimento per chi cerca soluzioni sicure ed efficaci senza ricorrere alla chirurgia.

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