Un postino aveva bussato alla sua porta, ma lui dopo avergli aperto ha provato a ucciderlo colpendolo con un giocattolo di legno
L’assurdità non sembra avere limiti. A volte avvengono dei fatti che lasciano perplessi e stupiti, ma per i quali non ci si può esimere da una grossa risata. Avvenimenti che possono contenere al loro interno anche un grado rilevante di gravità o di violenza, ma che – soprattutto se non hanno esiti drammatici – scatenano grande ilarità tra i lettori per le loro incomprensibili e assurde modalità. Liti, discussioni che esplodono in atti che non hanno senso di esistere, evitabili, ma che se non portano danni, sono utili anche per fare la notizia e alleggerirla dal livello di tragicità che in altre occasioni, invece, prende il sopravvento.
Quanto accaduto di recente in Giappone ne è la dimostrazione eclatante. Nonostante si parli di un Paese dove la disciplina e il rispetto siano alla base della cultura popolare, non è esente da situazioni analoghe a ogni nazione. Il protagonista dell’ultima vicenda di cronaca che ha sorpreso, anche per la sua stranezza, gran parte della popolazione è un signore di 64 anni. Un abitante raccontato come civile, educato, ma che qualche giorno ha perso la testa in maniera apparentemente incomprensibile, andando a colpire un impiegato con un giocattolo che aveva nella propria abitazione.
Postino colpito con una spada di legno
Ci troviamo a Funabashi, nella prefettura di Chiba, e sono le 10 di mattina. Il campanello suona e l’uomo va alla porta per aprire. In quel momento si trova davanti un semplice postino. Una vista che, però, scatena in lui una rabbia inaspettata e, invece di afferrare la posta e rientrare in casa, è entrato in una stanza ed è nuovamente uscito dalla porta armato con una spada di legno. Poco dopo la polizia si è recata ad arrestarlo con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del povero postino che, dopo esser stato aggredito, era andato a denunciare il tutto alla polizia.
Il trentottenne era rimasto stupito da così tanta aggressività. Non si aspettava di essere colpito alla testa da un giocattolo di legno e per fortuna non ha riportato alcun danno. Muovendosi per le vie della città con il motorino, quando è sceso dal veicolo non si è tolto il casco che gli ha impedito di trovarsi in una situazione ancor più spiacevole. La polizia ha rivelato ai media che, Mitsuo Sasatani, – il nome dell’incriminato – ha ammesso tutte le accuse e ha citato le parole pronunciate dall’uomo durante l’interrogatorio: “Volevo ucciderlo“, avrebbe urlato in faccia ai poliziotti. A motivare quanto accaduto, hanno sottolineato ancora le autorità, sarebbero stati dei problemi avuti tra i due durante delle consegne passate.