Non possono non essere tenute in considerazione le parole di Paolo Bonolis sul Festival di Sanremo. Il suo giudizio è tranciante
Un fuoriclasse della televisione italiana. Parliamo di Paolo Bonolis. Sulla breccia da diversi lustri, ormai, il conduttore televisivo può permettersi di esprimere giudizi sul mondo dello spettacolo, dall’alto del suo successo. E ciò che dice sul Festival di Sanremo, non può assolutamente rimanere inosservato e inascoltato.
Lui che, peraltro, nella sua lunghissima e proficua carriera il Festival di Sanremo l’ha condotto e curato sotto il profilo artistico, cambiandolo radicalmente. A giugno ha compiuto 63 anni e ha iniziato giovanissimo con il contenitore per ragazzi di Mediaset, “Bim bum bam”. Ma da quel momento, la sua carriera ha spiccato il volo.
“Beato tra le donne”, “I cervelloni”, “Tira & Molla”, “Chi ha incastrato Peter Pan?”, “Striscia la notizia”, “Affari tuoi”, “Domenica in”, “Ciao Darwin”, “Il senso della vita” e “Avanti un altro!”. Sono solo alcuni dei programmi di grande successo, spesso in coppia con il maestro Luca Laurenti.
E poi, ovviamente, gli anni di Sanremo. Dal 2005 al 2009 è stato il conduttore e il direttore artistico del Festival della Canzone Italiana. Insomma, quando parla di Sanremo, Bonolis sa quel che dice. E ha pieno titolo a farlo. Anche quando esprime giudizi così pungenti.
La frecciata di Paolo Bonolis al Festival di Sanremo
In un recente intervento pubblico Bonolis ha commentato l’edizione più recente condotta da Amadeus, paragonandola a una lunga puntata di “Domenica In” con una gara canora nel mezzo. Il conduttore ha anche sottolineato l’assenza di grandi artisti internazionali, un elemento che, secondo lui, manca da anni e che sarebbe fondamentale per trasformare Sanremo in un vero evento.
Secondo il conduttore, il Festival di Sanremo avrebbe smesso di programmare e investire, potendo contare su una vittoria facile, dato che, nei giorni della rassegna canora, le altre reti, di fatto, si arrendono e non mettono in campo una controprogrammazione adeguata.
Bonolis ha poi ricordato il suo periodo alla guida del festival nel 2005: “Abbiamo veramente cambiato il festival rispetto a quello che era prima, mi è stata data la possibilità di poterlo cambiare”. E ha rivendicato la nascita della serata del venerdì allora, adesso del giovedì, dove gli artisti interpretano una cover. Una vera e propria rivoluzione, targata Paolo Bonolis.