Una donna è stata arrestata per avere insultato e diffamato sui social network gli atleti impegnati nei giochi olimpici di Parigi
Quando ci sono competizioni sportive spesso i social diventano un mezzo di diffusione ancor più potente del solito. Soprattutto quando questi appuntamenti hanno una rilevanza mondiale, come possono essere le Olimpiadi in corso a Parigi. Sono periodi in cui tutti hanno voglia di dire la propria, complimentarsi con gli atleti o esprimere il proprio dissenso davanti a una prova non sufficiente o su polemiche di contorno che non mancano mai. Quanto avvenuto in Cina, a Pechino, è la dimostrazione di come in questi contesti, però, la situazione possa sfuggire di mano. Quelli che all’apparenza sono semplici commenti, si rivelano poi insulti e attacchi gratuiti ingiustificabili.
Se in altri paesi, però, questi atteggiamenti restano spesso impuniti, nello stato asiatico ci sono regole ferree sulla gestione dei social network. Leggi di cui ha fatto le spese una utente di 29 anni – He il suo cognome – che è stata arrestata dopo aver pubblicato sul proprio account della frasi ingiuriose nei confronti di una delle selezioni olimpiche. In particolar modo la donna avrebbe attaccato con inaudita aggressività alcuni atleti e allenatori cinesi dopo la finale del singolare femminile di ping pong, in cui si sono affrontati i connazionali Chen e Sun, con il primo che ne è uscito vincitore per 4-2.
L’odio nei social
La sospettata è stata accusata di aver fabbricato informazioni maliziose e ha diffamato palesemente gli atleti, con un conseguente impatto negativo sulla società. He è stata quella che più di tutti si è scatenata sui social, in particolar modo popolare sito cinese di microblogging – gemello di X – Weibo, ma non l’unica. Basti pensare che stando ai dati ufficiali sono stati cancellati oltre 12.000 post e bannato più di 300 account per quelli che ha definito commenti definiti non in linea con i regolamenti. Un’aggressività che nasce da alcuni episodi avvenuti durante la finale e non graditi a molti utenti cinesi.
A tal riguardo, però, ci sono anche alcuni che sono andati controcorrente e hanno criticato questa attitudine: “Se questo tipo di cultura del tifoso viene lasciata permeare nello sport, alla fine può minare anche gli atleti più talentuosi, come Sun Yingsha”. Effettivamente i social si sono rivelati utili anche per celebrare le gesta degli atleti cinesi. Importante l’ondata da affetto ricevuta, per fare un esempio, dal nuotatore cinese Pan Zhanle che a Parigi ha infranto il suo record mondiale dei 100 metri stile libero, riportando la Cina sotto i riflettori dopo lo scandalo per doping che coinvolto due nuotatori nel 2022.