Un ex kickboxer e un suo complice sono stati arrestati per traffico di droga, la loro fuga è stata breve ma esilarante
Da kickboxer a spacciatore il passo sembrerebbe enorme, eppure il turco-olandese Ferhat sembrerebbe averlo smentito. Lo scorso anno l’uomo, insieme a un suo complice, è stato arrestato per aver avuto un ruolo centrale all’interno di un importante traffico di droga. La sua cattura, però, è stata a dir poco particolare, soprattutto per il bizzarro tentativo di fuga. La National Crime Agency (NCA) britannica ne ha diffuso le immagini che sono diventate virali sui sociale e che mostrano una nave della Guardia Costiera che si avvicina al loro gommone.
Alla vista i due si spaventano immediatamente e mentre il suo compagno inglese Bruce riavvia più volte i motori della barca e tenta di allontanarsi, Ferhat a un certo punto si butta fuori bordo e nuota verso la spiaggia. Un doppio inseguimento a dir poco comico. L’inglese fuggito con la barca alla fine si arena sulla spiaggia, qui prova a gettarsi anche lui in mare, ma viene arrestato. A bordo della nave gli investigatori hanno trovato circa 350 chili di cocaina, con un valore di mercato di 39 milioni di sterline, circa 45 milioni di euro. E Ferhat? Il kickboxer inizialmente sembrava esser riuscito a scappare. In realtà è stato arrestato più tardi lo stesso giorno a Wrentham, dagli agenti della polizia di Norfolk e Suffolk.
I risultati delle indagini
Dalle indagini svolte nelle ore seguenti hanno si è scoperto che probabilmente i due uomini erano salpati verso le acque francesi per prelevare la droga da una nave più grande. L’obiettivo finale, probabilmente, era poi quello di contrabbandarla nel Regno Unito. Il comandante della sezione NCAm Lydia Bloomfield, ha commentato con estrema gioia l’arresto in un comunicato stampa, definendolo: “Un duro colpo per la criminalità organizzata. Loro sapevano che avrebbero perso un grosso carico di droga se fossero stati intercettati. Il loro arresto è ora un avvertimento per altre reti criminali”.
Per Bruce non si tratta del primo arresto. Già in precedenza, infatti, era stato nelle mani delle autorità britanniche. In particolar modo, svolse un ruolo di supporto, probabilmente indiretto. Fu lui stesso, infatti, ad attirare l’attenzione delle autorità su un uomo che avrebbe dovuto gestire l’operazione. Il loro arresto e la loro condanna, in questo senso, segnano la fine di una collaborazione di successo tra le autorità britanniche e olandesi nella lotta contro la criminalità legata alla droga. Quello tra Paesi Bassi e il Suffolk è un collegamento che la polizia britannica monitora attentamente, perché spesso utilizzata per traffici di droga.