Scuola: ‘libri e materiale didattico sono una tassa occulta’

Secondo il Moige l’istruzione dovrebbe essere gratuita: i libri e il materiale didattico per le famiglie sono una vera ‘tassa occulta’

“La scuola pubblica deve essere gratuita, così come devono esserlo anche i libri e tutti gli strumenti necessari ai ragazzi”. Queste le parole di Antonio Affinita, direttore generale del Moige (Movimento Italiano Genitori), che evidenziano una problematica sempre più pressante per le famiglie italiane. Con la riapertura delle scuole all’orizzonte e il rischio di nuovi rincari, in particolare per quanto riguarda i libri di testo, la questione della spesa educativa diventa centrale nel dibattito pubblico.

Materiale didattico tasse
Tasse occulte sul materiale scolastico-Ansa-Notizie.com

Le famiglie si trovano ogni anno a dover affrontare spese significative per l’istruzione dei propri figli: “Ogni anno le famiglie si ritrovano a spendere 300 o 400 euro a figlio”, sottolinea Affinita. Una cifra non indifferente che pesa sui bilanci domestici, soprattutto considerando che su queste spese non ci sono piene detrazioni fiscali. La crescita costante dei prezzi aggiunge ulteriore pressione su questo fronte.

La “tassa occulta” dell’istruzione obbligatoria

Affinita denuncia quello che definisce una vera e propria “tassazione nascosta”: se la scuola è obbligatoria ma allo stesso tempo si è costretti ad acquistare libri e materiale didattico, ciò rappresenterebbe una forma indiretta di tassazione. A questo si aggiunge il fenomeno dei cosiddetti ‘contributi volontari’, richiesti da molte istituzioni scolastiche alle famiglie ma che spesso vengono presentati in maniera quasi obbligatoria.

Tassa sull'istruzione
Tassa sull’istruzione obbligatoria-Ansa-Notizie.com

Il Moige ha portato questa problematica all’attenzione del Ministero dell’Istruzione, ricevendo attenzione ma senza ancora vedere provvedimenti concreti in merito. La questione rimane aperta e richiede soluzioni efficaci per alleggerire il carico economico sulle famiglie senza compromettere la qualità dell’istruzione offerta ai giovani studenti.

Sul fronte della digitalizzazione come possibile soluzione al problema dei costosi materiali didattici cartacei, Affinita invita alla cautela. Se da un lato tablet e libri digitali potrebbero rappresentare un risparmio economico significativo per le famiglie, dall’altro l’eccessiva esposizione agli schermi e la perdita delle abilità manuali come la scrittura rappresentano rischi non trascurabili per lo sviluppo neurologico e psicologico dei giovani studenti.

Il dibattito sulla gratuità dell’istruzione pubblica si infiamma sempre di più in Italia, ma negli ultimi ann ormai sta emergendo sempre più chiaramente, l’esigenza di trovare un equilibrio tra accessibilità economica ed efficacia pedagogica. La sfida di quest’era digitale ormai appare chiara: garantire a chiunque un’educazione inclusiva ed equiparata, senza finire con il gravare ulteriormente sulle finanze delle famiglie italiane.

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