Neuralink: ecco il secondo paziente con un chip nel cervello

La scienza sta facendo passi da gigante e il Neuralink di Elon Musk non è da meno: è il momento del secondo paziente con un chip nel cervello

“Un grande passo nel cammino verso la riconquista della libertà e dell’indipendenza per me stesso”. Con queste parole, Alex descrive l’inizio della sua nuova vita grazie a Neuralink. Il secondo paziente a ricevere il chip cerebrale di Elon Musk ha iniziato a controllare un cursore computer con la mente in meno di cinque minuti dall’attivazione del dispositivo, stabilendo un nuovo record mondiale.

Neuralink paziente
Arriva il secondo paziente con un chip nel cervello-Ansa-Notizie.com

L’intervento chirurgico per impiantare il sistema ‘Link’ è stato eseguito con successo negli Stati Uniti, presso il Barrow Neurological Institute. La convalescenza di Alex è stata rapida, permettendogli di tornare alla normalità già dal giorno successivo all’operazione. I risultati ottenuti finora hanno superato le aspettative: “Dal primo momento in cui ha collegato il suo Link al computer, gli ci sono voluti meno di 5 minuti per iniziare a controllare un cursore con la mente”, riporta Neuralink.

Neuralink: con il secondo paziente con chip neurali nel cervello si è andati oltre i limiti precedenti

Alex non si è fermato al semplice controllo del cursore. Ha sperimentato l’utilizzo del Link con videogiochi e software di progettazione assistita dal computer (CAD), trasformando idee in oggetti fisici reali. Questa capacità non solo rappresenta una rivoluzione nella vita quotidiana delle persone affette da tetraplegia ma apre anche nuove frontiere nell’interazione uomo-macchina.

Neuralink
Neuralink-Ansa-Notizie.com

A seguito dell’esperienza con Noland, il primo paziente che ha ricevuto l’impianto Neuralink, sono state introdotte migliorie significative nella tecnologia. Per prevenire problemi come la retrazione dei fili dall’interno del cervello – problema riscontrato precedentemente – sono state adottate misure preventive efficaci che hanno garantito stabilità e performance ottimali nel caso di Alex. Neuralink non si ferma qui: gli obiettivi futuri includono lo sviluppo di funzionalità avanzate come la decodifica dei clic e dei movimenti simultanei per offrire una completa esperienza d’uso simile a quella di mouse e controller da gioco.

Inoltre, si punta all’introduzione dell’algoritmo capace di riconoscere l’intento della scrittura manuale per facilitare l’inserimento testuale. Queste innovazioni potrebbero restituire autonomia digitale a chi non può utilizzare le proprie mani o comunicare verbalmente. I progressi fatti da Neuralink aprono scenari futuristici dove le barriere tra mente umana e macchina diventano sempre più labili. La storia di Alex rappresenta solo l’inizio di una rivoluzione che potrebbe cambiare radicalmente la vita delle persone affette da disabilità motorie gravi o malattie neurologiche degenerative.

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