L’allarme del pediatra: “tanti casi di morbillo, aumentare vaccinazioni”

Il pediatra Agostiniani lancia l’appello e dati sulla malattia: “nel Lazio tanti casi di morbillo, aumentare vaccinazioni”

Il Lazio si trova ad affrontare un significativo aumento dei casi di morbillo nei primi sette mesi del 2024, con un balzo da un solo caso registrato nello stesso periodo del 2023 a ben 185. Questo dato posiziona la regione in cima alla lista per incidenza della malattia in Italia. Nonostante i numeri possano sembrare preoccupanti, gli esperti invitano a mantenere la calma.

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Morbillo, appello del pediatra – notizie.com

Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Società italiana pediatria (Sip), commentando i dati diffusi dal rapporto “Morbillo & Rosolia News” di Epicentro (portale dell’Istituto superiore di sanità), sottolinea che non c’è motivo di allarme immediato. Con una incidenza di 55,4 casi per 1 milione di abitanti nel Lazio, il fenomeno richiede attenzione ma non è ancora considerato emergenziale. Tuttavia, l’aumento dei casi rispetto all’anno precedente pone l’accento sulla necessità di interventi mirati.

L’appello alla vaccinazione

Agostiniani evidenzia che la stragrande maggioranza delle persone colpite dal morbillo sono adulti e giovani adulti non vaccinati. Questa osservazione porta alla luce l’importanza cruciale delle campagne vaccinali e della sensibilizzazione sulla prevenzione attraverso la vaccinazione. Il pediatra ricorda che il vaccino rappresenta l’unica difesa sicura ed efficace contro un virus estremamente contagioso come il morbillo.

L'appello alla vaccinazione
L’appello alla vaccinazione – notizie.com

L’appello lanciato dall’esperto è chiaro: aumentare la copertura vaccinale per costruire una barriera immunitaria collettiva capace di proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. In particolare, i bambini al di sotto dei cinque anni e quelli che non hanno ancora compiuto un anno d’età rappresentano le categorie più a rischio. In Italia, la prima dose del vaccino viene somministrata ai bambini a 12 mesi e la seconda dose a cinque anni.

La strategia suggerita da Agostiniani punta non solo a tutelare gli individui direttamente coinvolti ma anche a creare una sorta di scudo protettivo intorno alle persone più suscettibili alle complicanze del morbillo. Tra queste complicanze vi è anche una forma cronica ed estremamente grave come l’encefalite nei bambini.

Sebbene nel Lazio si registri un numero elevato di casi rispetto al passato recente, le autorità sanitarie e gli esperti come Rino Agostiniani rimangono focalizzati sull’importanza della prevenzione attraverso la vaccinazione. La loro speranza è quella di invertire questa tendenza attraverso campagne informative mirate e accessibili per tutti i cittadini.

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