Scuola: ‘bene l’abolizione del gravemente insufficiente’

Scuola, nelle valutazioni scolastiche dei ragazzi, introdotta una novità: ‘bene l’abolizione del gravemente insufficiente, ma serve chiarezza’

La recente presa di posizione riguardo alla valutazione scolastica ha suscitato un ampio dibattito. Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta in politiche scolastiche, ha espresso il suo sostegno verso la reintroduzione dei giudizi sintetici nella scuola primaria e l’abolizione del voto “gravemente insufficiente”. Questa mossa è vista come un passo avanti verso una maggiore chiarezza e comprensibilità nel sistema di valutazione degli studenti.

Scuola voti
Abolizione voti scolastici troppo severi-Ansa-Notizie.com

Alfieri sottolinea l’importanza di rendere la valutazione uno strumento trasparente e facilmente interpretabile sia per gli studenti che per le loro famiglie. L’obiettivo è quello di far comprendere il livello di acquisizione degli obiettivi didattici attraverso verifiche scritte o orali. In questo modo, si vuole eliminare la paura del voto, spesso percepito erroneamente come un giudizio sulla persona piuttosto che sulla prestazione.

Il ruolo dei giudizi sintetici e l’abolizione del giudizio gravemente insufficente

L’introduzione dei giudizi sintetici viene vista da Alfieri come un mezzo per migliorare l’apprendimento degli studenti. Questi permettono infatti una valutazione più olistica delle competenze acquisite, andando oltre il semplice numero. La proposta non solo mira a rendere i criteri di valutazione più accessibili ma anche a coinvolgere attivamente lo studente nel proprio percorso educativo.

Voti gravemente insufficienti
Stop al gravemente insufficiente-Ansa-Notizie.com

Per garantire effettivamente questa chiarezza nella valutazione dei ragazzi, suor Anna Monia Alfieri invita a prestare grande attenzione ai regolamenti e alle griglie utilizzate per le prove. Documenti ben strutturati e condivisi possono diventare strumenti fondamentali per orientarsi all’interno del processo educativo. La trasparenza deve essere la parola d’ordine in ogni fase della valutazione, dalla preparazione delle prove fino alla comunicazione dei risultati.

Suor Anna Monia Alfieri in ogni caso ha accolto con piacere le modifiche proposte al sistema di valutazione scolastica e lo ha ribadito più volte. L’eliminazione del voto “gravemente insufficiente” e il ritorno ai giudizi sintetici sono visti come passaggi cruciali verso un approccio più inclusivo ed efficace nell’insegnamento. Le aspettative sono ora rivolte a un miglioramento tangibile nell’apprendimento degli studenti italiani, grazie a una maggiore consapevolezza delle loro capacità e necessità. Queste modifiche rappresentano quindi non solo un cambiamento metodologico ma anche culturale nel modo in cui percepiamo l’educazione: meno focalizzato sul punteggio numerico e più attento allo sviluppo individuale dello studente all’interno del contesto scolastico.

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