Profanata una delle più antiche e frequentate Università d’Italia: le parole di una professoressa alle studentesse Erasmus lezioni lasciano senza parole.
La Sapienza Università di Roma è stata recentemente scossa da un scandalo che ha visto al centro l’attenzione la professoressa Maria Caterina Pincherle, docente di portoghese. La docente è stata rimossa dall’incarico a seguito delle pesanti accuse mosse da alcune studentesse Erasmus, che hanno portato alla luce comportamenti inaccettabili.
Il caso ha preso una svolta significativa quando il collettivo Lgbtq+ Prisma, parte del coordinamento universitario Link, ha denunciato la professoressa. Le studentesse e gli studenti del gruppo hanno raccolto testimonianze e offese pronunciate dalla docente già a partire dallo scorso maggio. Queste accuse sono state successivamente esaminate dal Comitato unico di garanzia dell’ateneo, che ha deciso per la rimozione della Pincherle dall’insegnamento agli studenti Erasmus.
La professoressa e le frasi contestate: sessismo e grassofobia
Tra gli episodi contestati, emerge quello riportato da Il Corriere della Sera riguardante una giornata dedicata alla lingua portoghese durante la quale un gruppo di studentesse aveva presentato un lavoro sui termini sessisti riferiti alle donne. In quell’occasione, la professoressa avrebbe apostrofato le ragazze con frasi inappropriate come “Ma che belle piranhas queste ragazze!” (piranha, se a noi fa venire in mente il famoso e vorace pesce, in portoghese ha il significato di – usiamo un eufemismo – poco di buono) e rivolto commenti inopportuni su aspetti fisici (un’altra frase riportata è “Hai dimenticato le mutande?”) e personali delle allieve.
Le frasi sessiste e grassofobiche (qualche studentessa veniva chiamata grassottella, a cuor leggero) pronunciate dalla professoressa Pincherle hanno suscitato indignazione all’interno della comunità accademica e oltre. La decisione dell’Università di rimuovere l’insegnante dall’incarico riflette l’impegno nell’affrontare e condannare ogni forma di discriminazione o comportamento lesivo nei confronti degli studenti.
Questo episodio sottolinea l’importanza del rispetto reciproco all’interno degli ambienti educativi e accademici, ribadendo il ruolo fondamentale delle istituzioni nel garantire un ambiente sicuro ed equo per tutti gli studenti.