È allarme per la circolazione di banconote false da 20 e 50 euro: si tratta del taglio maggiormente contraffatto. E si rischia anche in buona fede.
La lotta contro la falsificazione monetaria rappresenta una sfida costante per le autorità, in particolare per la Guardia di Finanza, che combatte contro organizzazioni criminali specializzate nella produzione di denaro falso. Chiara Mezzone, a capo del gruppo anti-falsificazione monetaria della Guardia di Finanza, ha evidenziato in un’intervista rilasciata a La Verità di qualche giorno fa l’ampia diffusione del fenomeno della falsificazione dell’euro.
Dopo un periodo di calma nel 2021, il 2023 ha visto un incremento delle attività di contraffazione. Un’importante operazione ha portato al sequestro di una stamperia clandestina a Napoli, con il recupero di 48 milioni in banconote da 50 euro false. La tecnica offset tipografico utilizzata dimostra l’avanzata competenza tecnica e l’utilizzo di macchinari specifici.
Il ciclo criminale prosegue con la distribuzione delle banconote false attraverso una rete che va dai finanziatori agli acquirenti finali. Gli esercenti commerciali rappresentano un canale privilegiato per lo spaccio delle banconote false, soprattutto in ambienti con illuminazione fioca come discoteche o bar. Le banconote da 20 e 50 euro sono le più contraffatte per facilitarne la spendibilità senza destare sospetti (quando ci si trova in mano una banconota da 100 euro o magari di taglio anche superiore è possibile si presti maggiore attenzione).
Banconote false, tutto quello che bisogna sapere (e anche cosa si rischia)
L’educazione dei cittadini nell’identificare le banconote false è cruciale nella prevenzione. Conoscere le caratteristiche distintive del denaro autentico come filigrane e ologrammi è fondamentale. Gli esercenti possono incrementare la sicurezza adottando rilevatori automatici di banconote false, creando così una difesa efficace contro l’infiltrazione del denaro falso nell’economia legale.
Inoltre bisogna sottolineare come chiunque entri in contatto con banconote false rischia, anche qualora ci si trovi a farle circolare in buona fede (può capitare a tutti di avere una banconota falsa e non accorgersene). Cosa dice la legge in tal senso? L’articolo 457 del codice penale parla chiaro:
Chiunque spende, o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona fede, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032.