Matteo Piantedosi al G7: “I conflitti aumentano il rischio attentati”

I conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina aumentano il rischio di attentati in Italia. Le parole di Piantedosi al G7.

Lo ha dichiarato il ministro Matteo Piantedosi aprendo i lavori del G7 degli Affari Interni a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. “Siamo responsabili di garantire la sicurezza dei nostri concittadini, una condizione essenziale per il pieno sviluppo dei diritti individuali e sociali”. 

Matteo Piantedosi al G7: "Le guerre in corso aumentano il rischio attentati"
Matteo Piantedosi al G7: “Le guerre in corso aumentano il rischio attentati” (Ansa Foto) – notizie.com

Le parole del capo del Viminale seguono la decisione della Questura di Roma di vietare le manifestazioni pro Palestina che erano previste per il 5 ottobre. Motivi di ordine pubblico: questa la spiegazione, avallata dal ministro. I manifestanti potrebbero decidere ugualmente di scendere in piazza e per questo la macchina della sicurezza sarà comunque attivata.

Come ministri dell’Interno e della Sicurezza siamo chiamati ogni giorno a contrastare numerose minacce alle nostre società e al nostro sistema di valori democratici”, ha dichiarato Piantedosi in apertura del G7. “Siamo responsabili di garantire la sicurezza dei nostri concittadini”. 

I fronti aperti in Medio Oriente a Gaza e in Libano e dopo l’attacco dell’Iran a Israele, l’allerta è alta per un eventuale allargamento dei conflitti. Senza contare la guerra tra Russia e Ucraina. Tutto questo fa aumentare il rischio di attentati in tutti i Paesi europei, Italia inclusa. “I due conflitti”, Medio Oriente e Ucraina, “stanno contribuendo a generare una polarizzazione delle nostre società, incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscono a delle ideologie violente, arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori”.

Uno degli obiettivi del G7 dei ministri dell’Interno, è trovare una linea comune per garantire la sicurezza: “Non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo affinare le capacità di intervenire”. 

Migranti, Piantedosi al G7: “Serve una comune politica di contenimento dei flussi”

Piantedosi ha specificato che in Italia non esiste un allarme vero e proprio, ma c’è comunque grande attenzione. Il G7 sarà anche un’occasione per provare a coinvolgere gli altri Paesi europei in una “politica comune di contenimento dei flussi. E soprattutto di apertura ai canali regolari d’ingresso e lotta senza tentennamento”, ha dichiarato al Tg1.

A questo proposito ieri, mercoledì 2 ottobre, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto flussi, che ha l’obiettivo di gestire al meglio i flussi migratori regolari, tutelare le vittime di caporalato e riorganizzare gli ingressi in Italia.

Migranti, Piantedosi al G7: "Serve una politica comune"
Migranti, Piantedosi al G7: “Serve una politica comune” (Ansa Foto) – notizie.com

Sul tema delle migrazioni “da qualche tempo le posizioni dei Paesi stanno convergendo. Noi cercheremo di assecondare questo processo anche in quest’occasione”, ha dichiarato Piantedosi al Tg1 a margine dei lavori del G7 dell’Interno. Domani, venerdì 4 ottobre, è prevista una giornata dedicata alla quale parteciperanno anche i ministri omologhi della Libia, Algeria e Tunisia. “Il paradigma deve essere: apertura ai canali regolari di ingresso e lotta senza nessun tentennamento all’azione dei trafficanti”.

Gestione cookie