Dl Flussi: i click day nel mirino delle parti sociali. “Interventi sporadici non cambiano il sistema scassato e iniquo”.
Il decreto varato dal governo ha l’obiettivo di gestire gli ingressi in Italia dei migranti, ma secondo la Campagna Ero Straniero, le modifiche introdotte sul sistema del lavoro, “pur essendo correttivi necessari”, finiranno per “incidere poco sulle falle gravissime di un sistema che è superato e inefficace”. E anche “scassato” e “iniquo”.
Campagna Ero Straniero è promossa da A Buon Diritto Onlus, ActionAid, ASGI, Federazione Chiese Evangeliche Italiane, Oxfam, Arci, CNCA, CILD, Fondazione Casa della carità Angelo Abriani. Secondo la rete di associazioni, così com’è, il decreto rischia di favorire ulteriormente il lavoro irregolare: “La maggior parte di lavoratori e lavoratrici che, pur avendo fatto ingresso regolarmente con il nulla osta, non viene poi assunta e non ottiene il permesso di soggiorno”.
Nel mirino di Campagna Ero Straniero finiscono i click day. Il Dl flussi prevede un numero maggiore di “chiamate agli ingressi”. Ma “continueremo ad assistere alla lotteria degli ingressi per cui aziende e famiglie non sapranno fino all’ultimo se riusciranno ad avere personale di cui hanno bisogno”.
Dl flussi: il giallo di chi è già in Italia ma non può essere assunto
Il dl flussi ora dovrà seguire l’iter parlamentare prima di diventare legge. Secondo Ero Straniero non risolverebbe i problemi di famiglie e datori di lavoro incontrano quando vogliono assumere uno straniero che si trova già in Italia, ma senza documenti in regola. “Sono costretti a lavorare in nero, senza nessuna possibilità di uscire dall’invisibilità”.
E che fine faranno i lavoratori che sono arrivati in Italia con il decreto flussi ma poi non sono stati assunti? “La legge deve prevedere la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno per attesa occupazione, che consenta di trovare un altro impiego e ottenere i documenti”. A tal proposito, qui la nostra inchiesta dei mesi scorsi.
Il tetto massimo di domande che il datore di lavoro può presentare, dare più tempo per pre-compilare la domanda così da controllare i requisiti, aumentare i controlli ed evitare le truffe, “sono sicuramente interventi positivi e necessari”. Allo stesso modo Ero Straniero ritiene positiva la possibilità di convertire i permessi stagionali al di fuori delle quote. E l’assunzione di personale nei Ministeri che dovranno occuparsi della procedura.
Il decreto flussi prevede l’aumento di 10mila nuove quote per gli ingressi di collaboratori domestici. Esse si aggiungeranno alle 9.500 già previste nella programmazione triennale. “Sono una buona notizia”, commenta la Federazione Italiana dei datori di lavoro domestico (Fidaldo).
“Siamo tuttavia preoccupati prevedere l’intermediazione obbligatoria delle agenzie per il lavoro e dei professionisti abilitati, possa comportare un ulteriore aggravio economico per le famiglie. Già pesantemente provate dal costo dell’assistenza”, aggiunge la Federazione. “Questo primo passo va nella direzione da noi richiesta di una maggiore attenzione alle esigenze del comparto, ma consideriamo maturi i tempi per una revisione strutturale e non sperimentale, di tutto l’impianto della normativa che disciplina i flussi di ingresso per motivi di lavoro”.
Bakkali (Pd) a Notizie.com: “La burocrazia favorisce l’illegalità”
La deputata Dem Ouidad Bakkali: “Sul dl flussi vanno fatti aggiustamenti concreti. Vogliamo vedere il testo per capire quali sono le migliorie da introdurre. Dobbiamo affrontare il tema con molta meno propaganda e mettere insieme le esigenze delle aziende, che a ogni decreto flussi rispondono che i numeri non sono sufficienti rispetto al tipo di bisogno che hanno”.
Tra i temi da affrontare c’è lo snellimento della burocrazia: “È un fattore importante che sicuramente contribuisce a favorire l’illegalità. Dai rinnovi ai permessi, alla gestione dei nuovi arrivi. Le pratiche devono essere più agevoli”.