Campi Flegrei, è il giorno di It-alert: come funziona l’esercitazione sulla “possibile attività vulcanica”

Sono giorni di esercitazioni ai Campi Flegrei, interessati da mesi dal fenomeno del bradisismo: oggi verrà recapitato un messaggio It-alert.

È in corso la simulazione di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei”. Recita così il messaggio che oggi 11 ottobre, intorno alle ore 17, raggiungerà tutti gli smartphone della Campania. Si tratta di un’attività che rientra in “Exe Flegrei 2024”, l’esercitazione nazionale che coinvolge tutto il Sistema nazionale della protezione civile.

Campi Flegrei, è il giorno di It-alert: come funziona l'esercitazione sulla "possibile attività vulcanica"
Campi Flegrei, giorni di esercitazioni e simulazioni (ANSA FOTO) – Notizie.com

Lo stesso Dipartimento della protezione civile ha già diffuso il testo del messaggio che comparirà sugli schermi dei cellulari: “Test test esercitazione Campi Flegrei 2024. Questo è un messaggio di test It-alert. È in corso la simulazione di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it test test”.

Il fenomeno dell’overshooting, inoltre, potrebbe far recapitare l’It-alert anche agli utenti che si trovano nelle regioni confinanti o limitrofe alla Campania. In una situazione reale l’avviso segnalerebbe l’inizio delle attività previste dal Piano di allontanamento della popolazione. Quest’ultimo sarà poi testato a partire dalle ore 9 di domani 12 ottobre. Il sistema It-alert è operativo dal 13 febbraio scorso per lo scenario di attività vulcanica ai Campi Flegrei.

Bisogna ricordare che il fenomeno del bradisismo, ovvero la deformazione del suolo che comporta fasi di lento abbassamento alternate a fasi di sollevamento più rapido, si è fatto particolarmente sentire nell’area flegrea nei primi 6 mesi del 2024. Scosse di terremoto anche di forte intensità si sono registrate in particolare nei mesi di maggio e giugno. Il terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto alle 20.10 del 20 maggio è risultato essere, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) l’evento di maggiore energia registrato negli ultimi 40 anni.

I terremoti hanno quindi scatenato anche un’emergenza abitativa, con numerose famiglie sfollate a causa dei danni riportati dagli edifici, oltre ad innumerevoli polemiche riguardanti le vie di fuga e la messa in sicurezza degli edifici. È nata così la necessità di mettere a punto piani per la messa in sicurezza dell’area ed esercitazioni per un’eventuale evacuazione di massa. I territori a rischio comprendono, tra gli altri, i Comuni di Napoli, Pozzuoli, Bacoli e Quarto.

Grazie ai test e ai feedback raccolti sarà possibile verificare il processo di trasmissione dei messaggi, il comportamento delle celle telefoniche e la relativa copertura per rendere il sistema sempre più efficace”, ha fatto sapere la Protezione civile. L’esercitazione, come già accennato, è cominciata già nelle scorse ore con una finta evacuazione di il trasferimento di 14 degenti dall’ospedale San Paolo, in piena zona rossa, all’ospedale Loreto Mare.

Oltre all’efficacia di It-alert, oggi verrà testata anche la messa in sicurezza dei beni culturali presenti nel Castello di Baia a Bacoli nonché il Piano di allontanamento dell’Accademia dell’Aeronautica a Pozzuoli. Sabato entrerà in gioco la popolazione locale, che però, come già accaduto per altre iniziative, non ha risposto in massa all’iniziativa.

Campi Flegrei, attesa per It-alert ma preoccupa la scarsa partecipazione

Conosciamo già quanto i cittadini siano diffidenti e refrattari, specie nel Sud, di fronte alle iniziative di prevenzione anche non strutturale. – ha commentato il Ministro alla Protezione civile Nello Musumeci – Ma lo Stato deve fare il proprio dovere a prescindere dal tasso di adesione alla esercitazione e deve fornire tutte le utili informazioni affinché venga adottata, al reale verificarsi dell’evento, una condotta appropriata. Dopodiché, ognuno resta responsabile delle proprie azioni”.

Sul caso della scarsa adesione è intervenuto anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Dobbiamo insistere. – ha detto De Luca – Appena si allenta un po’ la preoccupazione, i cittadini tendono a non partecipare. È umano, veniamo da mesi di preoccupazione e tensione. Però è bene insistere almeno sulle informazioni da dare a tutti i concittadini in caso di necessità, come i centri di raccolta, dove andare in caso di pericolo. Queste cose devono essere conosciute da cittadini, imprese, ragazzi che vanno a scuola, devono sapere dove andare in caso di pericolo. Ovviamente ci auguriamo di non averne bisogno”.

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