“Essere o non essere” ma dentro GTA: Grand Theft Hamlet è un progetto che porta la tragedia shakesperiana nell’universo videoludico.
In un mondo dove i confini tra le diverse forme d’arte si fanno sempre più labili, emerge una sperimentazione che sembra sfidare ogni convenzione: “Grand Theft Hamlet”. Questo progetto audace e innovativo porta la tragedia shakespeariana nell’universo di Grand Theft Auto (GTA), creando un ponte impensabile tra letteratura classica e cultura videoludica contemporanea.
L’idea nasce dalla mente creativa di Pinny Grylls e Sam Crane, due attori disoccupati che, trovandosi in difficoltà durante il lockdown del 2021, hanno concepito un progetto tanto bizzarro quanto affascinante. La loro ambizione era quella di mettere in scena l’Amleto all’interno del mondo virtuale di GTA. Un tentativo che a prima vista potrebbe sembrare folle, ma che riflette una profonda volontà di esplorare nuove frontiere espressive.
Tra sfide e innovazione: Grand Theft Hamlet è un esempio unico di sperimentazione
Nonostante le evidenti difficoltà logistiche e la necessità di chiedere ai giocatori online “per favore, se poteste evitare di ammazzarvi“, il primo tentativo non ha sortito l’esito sperato. Tuttavia, Grylls e Crane non si sono dati per vinti. Hanno capito che il vero potenziale della loro idea risiedeva nel documentarne il processo creativo. Così è nato “Grand Theft Hamlet“, un documentario che racconta questa avventura insolita con uno sguardo intimo sul mondo dell’arte e della sua continua evoluzione.
Presentato in anteprima all’ultima edizione del SXSW (South by Southwes, festival musicale e cinematografico che si tiene in Texas), “Grand Theft Hamlet” ha sorpreso pubblico e critica, aggiudicandosi il premio per il miglior documentario. La pellicola è stata apprezzata per la sua originalità e per aver saputo narrare con sensibilità ed efficacia una storia fuori dagli schemi. Secondo Rotten Tomatoes, ha conquistato il favore del 95% della critica, segno evidente dell’impatto emotivo e culturale generato da questo esperimento.
La piattaforma Mubi ha riconosciuto il valore intrinseco del film decidendo di acquistarne i diritti per la distribuzione negli Stati Uniti e quelli in esclusiva per lo streaming video on demand nel resto del mondo. Con una previsione di lancio nei primi mesi del 2025, “Grand Theft Hamlet” promette già di essere uno dei contenuti più attesi dagli appassionati d’arte cinematografica digitale.
L’iniziativa portata avanti da Grylls e Crane dimostra come l’arte possa trascendere i limiti imposti dalle convenzioni tradizionali. Mescolando Shakespeare con l’universo videoludico di GTA hanno aperto una nuova via esplorativa dove letteratura classica e cultura pop possono coesistere ed arricchirsi a vicenda. Questa esperienza pone le basi per ulteriori sperimentazioni artistiche dove i confini tra generi diversi diventano sempre più sfumati.