Manuel Mastrapasqua, chi è il suo killer: Daniele Rezza lo ha ucciso per le cuffie da 20 euro

Svolta nelle scorse ore nell’omicidio di Manuel Mastrapasqua: l’assassino si è consegnato ai carabinieri che lo cercavano.

Manuel Mastrapasqua e Daniele Rezza si incrociano nella notte dell’11 ottobre a Rozzano, alle porte di Milano. Sono le ore 2 e 40 circa. Lavorano entrambi in zona, in due diversi supermercati ma della stessa catena.

Manuel Mastrapasqua, chi è il suo killer: Daniele Rezza lo ha ucciso per le cuffie da 20 euro
Manuel Mastrapasqua, chi è il suo killer (ANSA FOTO) – Notizie.com

Manuel ha 31 anni, una vita tranquilla senza grilli per la testa. È uscito poco dopo la mezzanotte da lavoro, dal supermercato Carrefour di via Farini a Milano. Sta tornando a casa, pensa alla sua fidanzata che si trova in Liguria e le scrive.

In testa ha le sue fidate cuffie wireless, forse ascolta musica. È stanco a fine turno, vuole andare a riposare. A casa lo attendono la madre ed il fratello. Rezza ha 19 anni, ha trovato lavoro anch’egli in un supermercato della grande distribuzione, come cassiere. Un’esistenza diversa rispetto a quella di Manuel. Ha avuto diversi guai con la giustizia, precedenti anche da minorenne. Storie come tante, troppe, di quelle che si sentono nelle periferie delle grandi città come Milano. Daniele ha con sé un coltello.

I due si trovano faccia a faccia nel buio della notte, tra le strade senza vita. “Dammi qualcosa”, dice il più giovane all’altro. Manuel forse non lo sente nemmeno, forse accenna ad una reazione, forse fa per andarsene. Daniele estrae il coltello e lo pianta nel petto di Manuel. L’aggressore gli porta via solo quelle maledette cuffie, dal valore di poco più di 20 euro.

Pochi minuti dopo l’accoltellamento, nei pressi della fermata 15 del tram di Rozzano, passa una pattuglia dei carabinieri. Manuel è agonizzante, viene portato in ospedale ma non ce la fa. Con sé ha praticamente tutto, meno le cuffie. “Manca un oggetto che abbiamo visto nelle telecamere”, fanno sapere gli inquirenti. Gli occhi elettronici non hanno ripreso gli attimi del delitto, ma i minuti precedenti sì: Mastrapasqua indossa il dispositivo wireless.

Ore dopo l’omicidio, con in testa solo un maldestro tentativo di scappare all’estero, Rezza si avvicina ad alcuni agenti nella stazione ferroviaria di Alessandria. Gli hanno appena chiesto i documenti, è andata bene. Ma il giovane torna verso di loro, non ne può più: “Ho fatto un casino a Rozzano”. È lui il killer che cercano le forze dell’ordine.

Viene condotto in caserma, a raggiungerlo anche la pm Letizia Mocciaro. “Era rimasto in piedi, non ho visto sangue, non pensavo di averlo ucciso”, racconta ai carabinieri. I militari, coordinati proprio dalla Procura di Milano, hanno passato ai raggi x la vita di Manuel Mastrapasqua. L’unica pista, concordano, è quella della rapina finita in tragedia.

Rezza confessa, la procuratrice emette il provvedimento di fermo che dovrà essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari. L’udienza si terrà in carcere, a San Vittore. Deve rispondere di rapina e di omicidio aggravato dalla minorata difesa per orario notturno, dai futili motivi e dall’uso del coltello. Nel frattempo i militari si recano in casa sua, a Rozzano, che il giovane divide con i genitori.

Manuel Mastrapasqua, il dettaglio delle cuffie wireless

I pantaloni neri che indossava durante l’aggressione sono freschi di bucato. Nessuna traccia dell’arma del delitto né delle cuffie. La prima i carabinieri la stanno cercando, non è chiaro se Rezza abbia dato indicazioni in merito. Le seconde vengono ritrovate. Quelle maledette cuffie wireless erano in un recipiente, poco lontano da casa sua. I militari sospettano che qualcuno vicino al giovane lo abbia aiutato a disfarsene. Un’ulteriore ipotesi è che addirittura il padre lo abbia accompagnato in stazione all’indomani dell’omicidio per aiutarlo a scappare. Nelle prossime ore ne sapremo di più.

Rezza confessa, la procuratrice emette il provvedimento di fermo che dovrà essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari
Rezza confessa, la procuratrice emette il provvedimento di fermo (ANSA FOTO) – Notizie.com

Abbiamo perso Manuel. – scrive il sindaco di Rozzano, Gianni Ferretti, sui social – Un bravo ragazzo della nostra città, ucciso l’altra notte a coltellate, da un criminale appena arrestato. Porgo le mie più sentite condoglianze, mi stringo al dolore della famiglia, dei suoi cari e di tutti coloro che gli volevano bene. Verrà indetto il lutto cittadino il giorno del suo funerale“.

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