Legge di Bilancio: nervi tesi in maggioranza sugli extraprofitti. Ipotesi aumento delle accise sul gasolio: cosa sta succedendo.
Sta per approdare in Consiglio dei ministri il Documento programmatico di bilancio, cioè la cornice della Manovra economica 2025. Su dove attingere le risorse è in corso un dibattito molto acceso che divide la maggioranza. Il governo spinge per il concordato e la sanatoria per finanziare la Legge e rivedere le tasse.
C’è un grande interrogativo: da dove ricavare i 10 miliardi di euro che mancano nella Legge di Bilancio? Mancano poco meno di due mesi al “giorno x”, il 31 dicembre, data ultima in cui la Manovra va tassativamente approvata per evitare l’esercizio provvisorio. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che il testo potrebbe essere pronto entro il 20 ottobre. Gli obiettivi della maggioranza sono principalmente due: rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e accorpare le aliquote Irpef.
Il primo costa 10 milioni di euro e si pensa di renderlo possibile attraverso il taglio delle spese ai Ministeri. Per questo motivo, Giorgetti ha chiesto agli uffici competenti di approntare un piano ad hoc per eliminare i costi superflui. L’accorpamento delle aliquote Irpef invece, costa 3 miliardi di euro che potrebbero essere attinti dai 2 rientrati dalla lotta all’evasione, esito del concordato preventivo biennale.
Legge di Bilancio, Lega e Forza Italia divisi su extraprofitti
Lega e Forza Italia viaggiano su due strade opposte sugli extraprofitti. Antonio Tajani ritiene che tassare le banche sia una cosa “sovietica”. “Mai con noi”, aggiunge il ministro degli Esteri. “Non siamo contro chi ha successo. Sarà una Manovra giusta che ridurrà le tasse”.
Ma su questa linea trova il muro della Lega. “Bisogna far pagare i banchieri, non gli operai”, tuona Andrea Crippa, vicesegretario del Carroccio. Ma per Tajani la Manovra “va fatta insieme. Non c’è uno che la scrive e gli altri che la approvano. La scriviamo tutti insieme, la approviamo tutti insieme in Consiglio dei ministri e poi tutti quanti assieme la approveremo in Parlamento”.
Punto interrogativo sull’allineamento delle accise diesel e benzina paventato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. “Fa parte del lungo elenco dei sussidi ambientalmente dannosi e necessita di essere pareggiato perché altrimenti siamo in infrazione europea. Vedremo di trovare una soluzione, perché comunque costa al bilancio dello Stato. Vale qualche miliardo”.
Le opposizioni attendono che la Legge approdi in Aula e il Movimento 5 Stelle crede che le coperture vadano trovate nelle tasse alle banche e nel taglio all’industria delle armi. Azione e Avs stanno sottolineando le divisioni in maggioranza, mentre il Pd punta su investimenti in sanità e salario minimo.
Intanto nelle prossime settimane arriverà il giudizio della Commissione europea sul Piano strutturale di Bilancio presentato la scorsa settimana da Giorgetti. “Sicuramente non ci saranno più tasse“, precisa il ministro dell’Economia. Ma sulla Manovra di quest’anno pesano due elementi essenziali: i soldi spesi negli anni passati per il Superbonus e il debito pubblico.
Un’altra proposta riguarda le pensioni. “Ci stiamo muovendo per incentivi fiscali a chi vuole restare al lavoro”, dichiara Giorgetti alla Festa del Foglio a Firenze.